Luca Dal Fabbro racconta i progetti futuri di Iren in un’intervista rilasciata a “Italia Informa”. Il Presidente della multiutility si sofferma anche sulle azioni da intraprendere per ridurre la dipendenza energetica dall’estero.
Luca Dal Fabbro: “Investimenti ESG? Aumentano redditività. Un errore considerare la sostenibilità un costo”
Ingegnere chimico, manager e Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro è una figura di rilievo nel panorama italiano dell’energia e della sostenibilità. È stato ai vertici di realtà del calibro di Enel, E. ON Energia e Snam e attualmente ricopre anche la carica di Vice Presidente di Utilitalia con delega alla Sostenibilità/ESG, di Presidente dell’ESG European Institute e di Vice Presidente del Circular Economy Network. È inoltre autore del volume “ESG: La misurazione della sostenibilità” (Rubbettino Editore, 2022). In una recente intervista pubblicata dal quotidiano online “Italia Informa”, il manager ha parlato delle sfide future che attendono il Gruppo e il sistema-paese, transizione e sicurezza energetica in primis. Per Luca Dal Fabbro la sostenibilità “deve essere uno dei pilastri su cui fondare lo sviluppo italiano ed europeo”. Un grave errore di prospettiva dunque guardare alla sostenibilità come un costo: “Gli investimenti sostenibili non sono solo profittevoli, sono la chiave per aumentare la redditività di un’impresa. Lo testimonia il fatto che in qualsiasi settore i report di sostenibilità acquisiscono autorevolezza”. Con il nuovo Piano industriale decennale, Iren intende diventare protagonista del processo di transizione e leader nell’economia circolare: “Il punto centrale è il concetto di valorizzazione: è la rigenerazione la chiave futura e prospettica della nostra economia”.
Energia, Luca Dal Fabbro: “Italia ancora troppo dipendente dall’estero, serve sforzo straordinario e congiunto”
Un progetto ambizioso che parte da basi solide, come emerge dagli ultimi dati sulla crescita sostenibile di Iren. Lo scorso anno il Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro ha raddoppiato la produzione di biometano, ampliato il numero di abitanti serviti con la raccolta rifiuti e fornito un forte impulso alle attività di efficientamento energetico. Tra i pilastri strategici del nuovo Piano anche i territori e la qualità dei servizi, con la multiutility che intende “generare sempre più impatto e valore condiviso” puntando da un lato sull’integrazione delle nuove tecnologie e dall’altro sulla valorizzazione delle persone del Gruppo e in particolare dei giovani promuovendo una cultura aziendale della sostenibilità. Ma il contributo di realtà come Iren è solo una parte dello “sforzo straordinario” che Governo e aziende dovranno mettere in campo per affrontare il tema prioritario della sicurezza energetica, avverte Luca Dal Fabbro: “La seconda parola d’ordine deve essere sostenibilità della politica energetica, che si concretizza nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento ma anche attraverso forti investimenti sulle fonti rinnovabili”. Solo così, conclude, è possibile invertire il senso di marcia e impedire che i costi energetici diventino un ostacolo alle imprese e alla messa a terra del PNRR.