Fabio Cassi, CEO e Partner di CAP Advisory, protagonista della tavola rotonda “Professionisti e consulenti” promossa da Università Guglielmo Marconi nell’ambito del convegno “Finanza e Crisi aziendale”.
Crisi aziendali, Fabio Cassi: “Norme possono aiutare a prevenire ma in Italia il fenomeno è culturale”
Le novità introdotte la scorsa estate dal nuovo Codice della Crisi, che mira in particolare a prevenire il fenomeno delle crisi aziendali e a evitare la liquidazione di imprese sane, vanno sicuramente nella direzione giusta. Tuttavia in Italia, nonostante gli sforzi dal punto di vista normativo, la questione va affrontata anche e soprattutto sotto il profilo culturale. A spiegarlo è Fabio Cassi, CEO e Partner di CAP Advisory, in occasione del convegno “Finanza e Crisi Aziendale. Aspetti normativi, nuovi strumenti, vincoli bancari” organizzato a Roma dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università Guglielmo Marconi. L’evento, che ha riunito professori ed esperti del settore, è stata l’occasione per affrontare il tema della “zombificazione” delle aziende. Le cosiddette “zombie firms”, ovvero imprese incapaci di saldare i debiti accumulati ma che restano sul mercato senza subire ristrutturazioni, tendono infatti a crescere durante i periodi di crisi diventando una zavorra per l’economia. Se è vero che l’introduzione di nuove norme serve a tutelare il sistema, è vero anche che in Italia la crisi delle aziende è quasi sempre da attribuire ad una cultura aziendale ancora poco sviluppata, ha dichiarato Fabio Cassi, una problematica che coinvolge non solo gli imprenditori ma anche i diversi attori coinvolti, dalle istituzioni alle banche.
Fabio Cassi: “Per consolidarsi sui mercati necessaria governance in grado di gestire le complessità”
Considerate spesso un punto di forza del sistema produttivo italiano, oggi le piccole e medie imprese – anche quelle con fatturati importanti – scontano la mancanza di una governance chiara e in grado di affrontare la complessità e le sfide del futuro, ha spiegato Fabio Cassi. Il modello che vede una sola persona al comando, contemporaneamente azionista, Presidente e AD, a un certo punto deve essere superato. Il rischio, elevato, è quello di non riuscire a consolidarsi sui mercati. Discorso ancora più vero se si considera il contesto attuale: secondo il CEO di CAP Advisory “ci aspetta un periodo particolarmente delicato e le ristrutturazioni aumenteranno nei prossimi mesi”. Strategica per Fabio Cassi la collaborazione delle banche: l’augurio dell’esperto è che gli istituti tornino a svolgere il ruolo, ormai delegato a service e fondi, di concedere alle aziende nuova finanza e consentire percorsi di ristrutturazione per gli imprenditori e le realtà sane.
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