Narrazione storica
31 marzo, 1 e 2 aprile 2023
Concerto di Eugenio Bennato
Proiezione di Vita da Banda
Convegno Le Bande della Libertà tra musica e rivoluzione
Performance scenica - Videomapping
Piantumazione dell'Albero della Libertà
Concerto degli Uaragniaun
Esibizione di Bandaviva
Palazzo De Mari,Teatro Comunale Luciani,
Piazza dei Martiri del 1799, Sala Colafemmina
Acquaviva delle Fonti
Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile 2023 il territorio di Acquaviva delle Fonti ospita la rassegna 1799 – Le Bande della Libertà, narrazione storica delle vicende legate alla Rivoluzione del 1799 e delle radici giacobino-risorgimentali della tradizione bandistica acquavivese.
La manifestazione è organizzata dall'associazione Ombre, con la direzione artistica di Rosanna Ventura su mandato del Comune di Acquaviva, e vede la partecipazione della Pro Loco Curtomartino e delle associazioni Animalenta, Archeoclub, Fili d'Argento, La Rosa di Jericho, Sognare e perdersi negli abiti d'un tempo, UTE Università della Terza Età ed il sostegno del Progetto Interreg Grecia-Italia Apollo Lands.
La rassegna ricorda il 224° anniversario della morte di Francesco Paolo Supriani, il primo sindaco repubblicano nella storia d'Italia, ucciso il 31 marzo del 1799 per difendere la città di Acquaviva, che aveva aderito alla Repubblica Napoletana e innalzato l'Albero della Libertà.
Si
parte il 31 marzo al Teatro Comunale Luciani, con il concerto di Eugenio Bennato accompagnato da Ezio Lambiase (chitarra classica e
elettrica), Mujura (chitarra
acustica, basso e voce), Sonia Totaro
(voce e danza), Francesca Del Duca
(voce e percussioni).
Per l’occasione, il teatro ospiterà anche la
presentazione dell'Associazione Sindaci
del Sud e la proiezione di Vite da Banda, con i video
realizzati da Biagio Sivilla films sulla tradizione bandistica acquavivese e
pugliese nell'ambito del progetto Interreg Italia-Grecia.
Nel clima tumultuoso e pulsante della Rivoluzione del 1799 si
svilupparono le prime formazioni bandistiche locali, nate in Puglia proprio tra
la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. Il convegno Le Bande della Libertà - Tra musica e rivoluzione ne ricostruisce
le vicende, grazie agli storici Lucio
Villari e Carmine Pinto e alla
musicologa Luisa Cosi, che ha
studiato le origini giacobine delle prime bande in Terra d'Otranto e le
successive evoluzioni tra Napoli e il Mediterraneo orientale. Modera Marcello Ciccarone, professore di
storia e filosofia.
Intervengono con letture teatrali:
gli attori Melania Evangelista, nei
panni della nobile rivoluzionaria napoletana Eleonora Pimentel Fonseca, e Piero Novielli che farà rivivere alcuni
aneddoti della gloriosa Banda di Acquaviva delle Fonti tra XIX e XX secolo.
Per tutto il weekend sarà possibile visitare il museo Sognare e perdersi negli abiti di un tempo con abiti e accessori d'epoca datati dal Settecento ai primi del Novecento, mentre nei giorni di venerdì e sabato, l'Archeoclub Sante Zirioni condurrà il pubblico attraverso i luoghi più significativi dei moti repubblicani del 1799 nel borgo antico di Acquaviva, con la visita guidata gratuita 1799 Storie di eroi e di libertà.La domenica, con la visita guidata Alla corte dei De Mari, grazie alla narrazione della Pro Loco Curtomartino di Acquaviva,i visitatori attraverseranno il cortile e la sale di Palazzo De Mari per ammirare e conoscere le vicende dell'antico castello normanno, poi trasformato in dimora principesca e attuale municipio della città, rivivendo la storia dei signori di Acquaviva nelle antiche stanze affrescate, oggi uffici e luoghi amministrativi.
La conclusione di 1799 – Le Bande della libertà è affidata alla morte di Supriani e dei rivoluzionari del 1799, che viene messa in scena attraverso il videomapping La nascita della banda ad Acquaviva – La parola ai testimoni storicirealizzata (6 minuti) da HGV Italia per la regia di Nicolangelo De Bellis, con Toni Vavalle (Francesco Paolo Supriani) e Nicola Rignanese (Carlo III De Mari) e una rievocazione in piazza dei Martiri, dove fu piantato l'Albero e trucidato il sindaco, e Palazzo De Mari, dove vivevano i principi spodestati dai rivoluzionari, con allestimenti a cura dell’UTE | Università della Terza Età di Acquaviva delle Fonti.
Piazza dei Martiri sarà anche teatro di un gesto simbolico, ovvero la piantumazione dell’Albero della Libertà,affinché rimangano sempre vivi il ricordo e l’affermazione degli ideali di uguaglianza e democrazia.
La serata di domenica si chiuderà nella sala Colafemmina alle ore 21:00 con il concerto degli Uaragniaun, con il peculiare sound del loro progetto musicale che racconta le ancestrali storie del “popolo delle pietre”, in onore alla località dell’Alta Murgia barese da cui prendono il nome, una rocca tagliente ricca di misteri e passioni. In scena: Maria Moramarco (voce), Luigi Bolognese (chitarre), Silvio Teot (percussioini etniche), Pino Colonna (flauti ciaramella e sax), Nanni Teot (tromba, flicorno)
La manifestazione sarà accompagnata da BandaViva, la banda giovanile del Liceo Musicale don Milani, che eseguirà musiche d'epoca, in onore di quella che oggi è la colonna sonora delle feste tradizionali, ma un tempo era la musica della rivoluzione.
Informazioni:
Web: https://www.comune.acquaviva.ba.it
Facebook | https://www.facebook.com/comunediacquavivadellefonti
Cell. Rosanna Ventura: +39 329 541 1644
Informazioni e prenotazioni per la visita guidata al Museo Sognare e perdersi
negli abiti di un tempo: + 39 338 85 26 587 Informazioni e prenotazioni
per la visita guidata dell'Archeoclub: +39 335 620 9869
Informazioni e prenotazioni per la visita guidata della Pro Loco: +39 392 33 69
394
Programma di 1799 – Le Bande della Libertà
Venerdì 31 marzo
Museo Sognare e perdersi negli abiti di un tempo
Dalle 10 alle 12 – su prenotazione
Visita guidata gratuita alla
collezione di abiti e accessori d'epoca
Piazza dei Martiri del 1799 –
ingresso di Palazzo De Mari
Ore 18:00
1799
Storie di eroi e di libertà.Visita guidata
gratuita ai luoghi più significativi dei moti repubblicani del 1799 nel borgo
antico di Acquaviva a cura dell’Archeoclub
Sante Zirioni
Teatro Comunale Luciani
Ore 20:00
Presentazione dell'Associazione
Sindaci del Sud
ore 21:00
Proiezione di Vite da Bandadi Biagio Sivilla films (progetto Interreg Italia-Grecia)
ore 21:15
Vento Popolare -
Concerto di Eugenio Bennato –
Ingresso 10 €
Sabato 1 aprile
Museo Sognare e perdersi negli abiti di un tempo
Dalle 10 alle 12 – su prenotazione
Visita guidata gratuita alla
collezione di abiti e accessori d'epoca
Piazza dei Martiri del 1799 – ingresso di Palazzo De Mari
Ore 18:00
1799
Storie di eroi e di libertà. Visita guidata
gratuita ai luoghi più significativi dei moti repubblicani del 1799 nel borgo
antico di Acquaviva a cura dell’Archeoclub
Sante Zirioni
Palazzo De Mari
Ore 18:30
Convegno Le Bande della Libertà tra musica e rivoluzione dedicato
all'approfondimento storico con: prof. Lucio
Villari,prof. Carmine Pinto e prof.ssa Luisa
Cosi. Modera l'incontro prof. Marcello
Ciccarone
Letture teatrali di Melania Evangelista e Piero
Novielli
Domenica 2 aprile
Museo Sognare e perdersi
negli abiti di un tempo
Dalle 10 alle 12 – su prenotazione
Visita guidata gratuita alla
collezione di abiti e accessori d'epoca
Piazza dei Martiri
Ore 17:45
Piantumazione dell’Albero della Libertà
Palazzo De Mari
ore 18:00
Alla corte dei
De Mari, visita guidata gratuita a Palazzo De Mari a cura di Pro Loco Cutromartino - Acquaviva delle Fonti
Ore 19:00
Narrazione storica e performance con protagonisti i
martiri di Acquaviva delle Fonti e Francesco Paolo Supriani
Videomapping La nascita della banda ad Acquaviva – La parola ai testimoni storici
a cura di HGV Italia
Concerto di BandaViva
– Banda musicale degli studenti del Liceo Coreutico Don Milani di Acquaviva
delle Fonti
Salone delle feste di Palazzo De Mari
Ore 20:00
Momento conviviale con un buffet a
cura di Tenuta Battista
Sala Colafemmina
Ore 21:00
Concerto degli Uaragniaun –Ingresso Gratuito
La storia:
I fatti storici che hanno interessato il nostro territorio a cavallo tra Settecento e Ottocento e la Rivoluzione Napoletana sono strettamente intrecciati con la nascita delle bande musicali. Le loro radici affondano nella tradizione dei “musici” che accompagnavano le processioni e i riti ecclesiastici cittadini, ma nel corso del XVIII secolo videro un'evoluzione prima in ambito militare e, dopo la Rivoluzione francese, anche in ambito civile, in occasione di feste e celebrazioni speciali.
Ad esempio, l'11 luglio 1794 la traslazione del corpo di Voltaire al Pantheon fu accompagnata dalla Guardia Nazionale, che eseguiva musica composta da Gossec, in cui compaiono ottavini, tromboni, cassa rullante, grancassa e tam-tam, con una configurazione molto simile a quella delle bande musicali attuali.
In Puglia, numerose fonti locali collocano l'origine delle prime bande negli ultimi decenni del Settecento. Per quella di Acquaviva si tramanda addirittura una data di fondazione tradizionale ovvero il 1797, anche se alcuni studiosi tendono a spostare agli inizi dell’Ottocento la nascita del concerto bandistico.
In ogni caso, il clima culturale risentiva della Rivoluzione francese e della diffusione degli ideali di democrazia e libertà, incentrati per la prima volta in maniera profonda sull’Essere Umano. Proprio in quel periodo Acquaviva cominciava a uscire dalla sua fase feudale e si apprestava a entrare nella Grande Storia Contemporanea, ribellandosi al governo assolutista ed oscurantista dei Borbone e aderendo, insieme a qualche altro centro del barese, alla neonata Repubblica Partenopea.
Protagonista di questo rischioso progetto di riscatto dalla schiavitù dell’epoca fu Francesco Supriani, primo sindaco repubblicano d’Italia, ucciso per difendere l’indipendenza e la democratizzazione di Acquaviva, celebrata piantando l’Albero della Libertà il 5 febbraio 1799, in quella che allora era piazza delle Beccherie ed oggi è piazza dei Martiri del 1799.
Vento Popolare – Acquaviva delle Fonti
Il Teatro Luciani di Acquaviva delle Fonti
ospita, in occasione della rassegna 1799
– Le Bande della Libertà, Eugenio
Bennato in concerto.
Per questa tappa del tour Vento Popolare, Bennato è
accompagnato da Ezio Lambiase (chitarra
classica e elettrica), Mujura
(chitarra acustica, basso e voce), Sonia
Totaro (voce e danza), Francesca Del
Duca (voce e percussioni).
Vento
Popolare, Eugenio Bennato in Concerto
31 marzo 2023, Teatro Comunale Luciani, P.za Vittorio Emanuele II, n. 1, 70021
Acquaviva delle Fonti (Bari) -
h 21.30 - Biglietto: 10 euro
“E ora
è tempo di navigare
ci vuole una musica nuova
ci vuole un nuovo vento popolare
e allora
ci vuole un movimento
perché è così che va il mondo
e siamo noi che lo facciamo andare”
(Eugenio Bennato, “Vento popolare”, 2023)
“Negli Anni Settanta, da ragazzo, mi inventai la Nuova Compagnia di Canto Popolare, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del Sud e cominciò a girare per il mondo. Poi vennero i briganti della storia meridionale, poi vennero I migranti del Mediterraneo, poi venne Taranta Power, che segnò l’ingresso della musica etnica italiana nella World Music.
Da sempre una musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale. L’ultimo mio lavoro si intitola Vento popolare. Ci ritrovo il mio punto di partenza, la convinzione di allora che la musica possa contribuire a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano.”
Note Biografiche
Eugenio Bennato è da sempre ambasciatore dei
valori del Mediterraneo e un artista poliedrico. Giovanissimo, crea con Carlo
D'Angiò la Nuova Compagnia di Canto
Popolare (1969) e Musicanova
(1976). Nel 1998 fonda il movimento Taranta
Power in cui chiama a raccolta i grandi maestri della musica etnica delle
regioni del sud. Il movimento esordisce nella piazza centrale di Lecce, dove
appaiono per la prima volta insieme I
cantori di Carpino, Matteo Salvatore,
Antonio Infantino, i gruppi
salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo storico calabrese Phaleg, i solisti della Tarantella di Montemarano. Il tour
omonimo attraversa i centri sociali del nord: Flog a Firenze, Leoncavallo a
Milano, Pedro a Padova, Livello 57 a Bologna e Il Faro a Roma.
Il movimento conquista immediatamente i giovani e vede i grandi maestri dello stile popolare per la prima volta in una sala discografica professionale per incidere gli LP Lezioni di tarantella e La tarantella del Gargano. Contemporaneamente esce l'album Taranta power, con brani scritti da Eugenio sul ritmo della Taranta nel rispetto dello stile popolare.
Nel 2000 fonda a Bologna, con la collaborazione di Silvia Coarelli e Maristella Martella, la prima Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo, per recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del Sud. Da quel momento la Taranta cessa di essere un oggetto nascosto e diviene un ballo etnico che si manifesta in Italia e all’estero, arrivando nei festival internazionali della World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta Power alle edizioni di Melbourne e Singapore (2001) e Londra (2002) e portando Eugenio e la sua band a tenere concerti in tutto il mondo.
Nel 2000 assume da fondatore la direzione artistica del Carpino folk Festival in Puglia, e in Calabria del festival Tarantella Power, che dirige con i musicisti calabresi dell’associazione Arpa. Nel 2002 esce l'album Che il Mediterraneo sia in cui risuona la vocalità della lingua araba, grazie ad artisti extracomunitari presenti nel nostro paese e individuati da Eugenio in un sodalizio di integrazione che continua ancora oggi. Nel 2007 esce Sponda sud, in cui la canzone omonima viene scritta e registrata ad Addis Abeba, con un coro di voci bianche di una scuola elementare della capitale.
Nel 2008 si esibisce al Festival di Sanremo con Grande Sud, interpretato insieme a Pietra Montecorvino e accompagnato dalla sonorità della chitarra battente. Nel 2009 pubblica per la Coniglio Editore Brigante se more, in cui racconta la genesi del brano, inno di tutte le manifestazioni dissidenti del Sud e del Nord Italia. Per l’editore Rubbettino nel 2012 pubblica invece Ninco Nanco deve morire - Viaggio nella storia e nella musica del Sud. Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, scrive dieci ballate raccolte nell'album dal titolo Questione meridionale. Nello stesso anno compone una Suite per orchestra e voci popolari eseguita dall’orchestra e coro del Teatro San Carlo di Napoli diretta da Julian Kovatchev. Lo stesso teatro gli commissiona la composizione e mette in scena L’amore muove la luna che viene.
Nel 2017 esce Da che sud è sud. Il tour omonimo si snoda nei teatri italiani e in sei delle maggiori capitali nordafricane: Rabat, Cairo, Tunisi, Algeri, Orano, Tangeri. Il concerto al Teatro dell’Opera del Cairo è la prima apparizione di un musicista italiano dopo il tragico caso Regeni. Mona Elshazly, conduttrice della trasmissione più importante del mondo arabo, lo invita in diretta per uno special che sottolinea il suo ruolo di voce della pace e del rispetto delle diversità.
Sempre nel 2017 scrive Qualcuno sulla terra - Canzoni inedite sulla natività, un corale a sei voci. Viene rappresentato in varie chiese in occasioni delle festività religiose insieme a Pietra Montecorvino e alle Voci del Sud. Nel 2018 il Parlamento Europeo lo invita a Bruxelles per un concerto in occasione della giornata dedicata ai diritti umani.
Il 1° dicembre 2018 festeggia i vent’anni di Taranta Power con un grande festival in piazza del Plebiscito, a Napoli. Sul palco i grandi maestri della Taranta e tre voci femminili del Sud a reinterpretare brani di musica popolare: Arisa, Dolcenera, Pietra Montecorvino. Nel marzo 2020 Qualcuno sulla terra diviene un disco pubblicato dalla label Sponda Sud.
In questa occasione, con Le Voci del Sud, incide anche A Sud di Mozart, suite in tre atti scritta in passato a quattro mani con Carlo D'Angiò
Uaragniaun - Acquaviva delle Fonti
Uaragniaun è leggenda e mito, è un suono, una onomatopea, ma è anche una località dell’Alta Murgia barese, una rocca tagliente ricca di misteri e passioni. Uaragniaun è allora un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei “cafoni all’inferno”: uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese.
Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee.
Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot il trio altamurano percorre un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale.
Repertori mai esplorati vengono alla luce e il “progetto Uaragniaun” si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese. Canti a distesa, tarantelle, canzoni d’amore, canti religiosi, tammurriate, canti di lavoro, balli e ritmi della grande musica popolare Meridionale, trovano una nuova dimensione musicale in un mix che mette insieme tradizione e innovazione.
Attraverso il recupero degli strumenti tradizionali, il gruppo elabora soluzioni musicali di grande respiro che valorizzano ulteriormente le straordinarie capacità vocali della Moramarco, ormai riconosciuta come una delle voci più originali del sud Italia.
Il gruppo si è esibito in numerose rassegne di world music in Italia e all’estero, annoverando preziose collaborazioni con artisti come Ambrogio Sparagna, Daniele Sepe, Riccardo Tesi, Balen Lopez de Munain, Joxan Goikoetxea, Rocco De Rosa, Piero Ricci, Otello Profazio, Pasquale Laino, Nello Giudice, Ermanno Olmi, Roberto La Nubile, Raffaele Nigro, Nico Berardi, Angelo Stano, Rocco Capri Chiumarulo, Carlo La Manna, Daniele di Bonaventura, Vincenzo Zitello, Milladoiro, Roberto Tombesi, Pasquale Frisenda, Saverio Indrio, Antonio Amato, Enza Pagliara, Alessandro Pipino e altri.
Uaragniaun
in concerto
2 aprile 2023, Salone delle Feste Palazzo De Mari, Atrio Palazzo di Città 1, 70021 Acquaviva
delle Fonti (Bari)
h 21.00 - Ingresso Gratuito