Una convenzione all’insegna di sport, integrazione e sociale. Il Palazzetto del Nuoto di Arezzo è tornato a ospitare le attività della cooperativa TMA Italia che propongono percorsi in acqua personalizzati per persone con disturbi dello spettro autistico o disturbi dello sviluppo per conseguire benefici motori, cognitivi, comunicativi, comportamentali ed emotivi. Questi progetti coinvolgono circa ottanta bambini, ragazzi e adulti che, facendo affidamento su uno staff con otto istruttori, saranno accompagnati tra tecniche e capacità natatorie che diventeranno un veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e per attuare un processo di socializzazione e integrazione in un gruppo di pari-età. «Lo sport è un fondamentale veicolo di inclusione - spiega Marco Magara, direttore sportivo della Chimera Nuoto, - dunque siamo felici di poter nuovamente tornare a ospitare una realtà come TMA Italia che fornisce un prezioso servizio a centinaia di famiglie del territorio».
Questa collaborazione rinnova un legame storico tra Palazzetto del Nuoto e TMA Italia volto a sviluppare sul territorio cittadino i principi della Terapia Multisistemica in Acqua - Metodo Caputo Ippolito che si inseriscono in un progetto riabilitativo globale per intervenire sugli aspetti relazionali, emotivi e comportamentali del nuotatore. La struttura aretina, in quest’ottica, è stata progettata appositamente con criteri di inclusività con vasche di diverse altezze e dimensioni che permettono un percorso personalizzato per ogni specifica esigenza, facendo affidamento anche sulla presenza della Chimera Nuoto per un eventuale futuro inserimento degli allievi in gruppi di coetanei della vera e propria scuola nuoto. «I miglioramenti apportati dal nuoto sono certificati - aggiunge Gabriele Lumachi, coordinatore di TMA Italia, - e riguardano la sfera del comportamento, dell’attenzione, delle emozioni, della motricità e dell’integrazione sociale: l’acqua, in quest’ottica, è un importante strumento per superare limiti e barriere».