Figli del Rock’n’Roll. L’osmosi tra musica e letteratura.
Con Giulio Pantalei e Marco Zappas
GERMI Luogo di Contaminazione
Via Cicco Simonetta, 14/A, 20123 Milano
Inizio ore 19.00
Ingresso gratuito con prenotazione a: libreria.germi@gmail.com
Dopo l’apertura al concerto di Manuel Agnelli a Villa Ada lo scorso luglio, Giulio Pantalei, frontman dei Panta, sbarca nel celebre locale fondato dall’artista milanese, per un set dal titolo Figli del Rock’n’Roll. L’osmosi tra musica e letteratura.
In dialogo col giornalista e scrittore Marco Zoppas, presenterà per la prima volta dal vivo alcuni dei brani che comporranno il nuovo disco dei Panta – di prossima uscita –, realizzato all’Institute dei leggendari studi di Abbey Road di Londra, col producer Paolo Violi, e al Verde Studio di Roma, con lo storico producer Steve Lyon, già al mixer con Depeche Mode, Cure e Paul McCartney.
La serata sarà un’occasione per parlare a tutto campo del rapporto unico che lega la musica della band, e in particolare al percorso artistico del cantante Giulio Pantalei, alla poesia, al cinema e alla meditazione trascendentale. Non solo. Giulio Pantalei e Marco Zoppas parleranno di come la Cultura italiana, quella con la maiuscola, abbia contribuito in maniera significativa alla storia del Rock inglese e americano.
Giulio Pantalei è un musicista e letterato, voce della band post-punk romana Panta e autore di Poesia in forma di Rock con prefazione di Carlo Verdone (Arcana); Marco Zoppas è l’autore di fortunati saggi come Ballando con Mr. D (BookTime) e Da Omero al Rock (Palindromo, con Maurizio Stefanini) e pubblicherà in autunno negli Stati Uniti il suo nuovo libro scritto direttamente in inglese e frutto delle interviste da lui svolte con i più eminenti esperti di Bob Dylan a livello internazionale.
“In un momento storico e artistico così incerto per l’Italia, un luogo come Germi è riuscito a divenire in breve tempo un punto di riferimento assoluto per chi abbia ancora voglia di sperimentare e far dialogare i linguaggi, ritrovando la gioia di condividere l’arte oltre ogni algoritmo. Suonare prima di Manuel quest’estate e ricevere il suo rispetto verso il progetto ha significato tanto; perciò, sono felice e onorato più che mai di esser stato invitato a esibirmi qui”. Giulio Pantalei