La Chimera Nuoto brevetta i nuovi Assistenti Bagnanti. Mercoledì 8 marzo sono in programma gli esami conclusivi di un percorso di formazione che, negli ultimi mesi, ha permesso a ventiquattro allievi di acquisire le competenze utili per salvare vite in mare, piscina o altri ambienti acquatici. Questo corso è stato promosso dalla Chimera Nuoto secondo le modalità previste dalla Federazione Italiana Nuoto e ha coinvolto soprattutto ragazzi e ragazze tra i sedici e i vent’anni che, superando le prove finali teoriche e pratiche, potranno acquisire una qualifica che costituisce titolo professionale di merito e che potrà aprire nuove future opportunità lavorative.
Il programma, tenuto dall’allenatore di salvamento Marco Licastro con il coordinamento di Carlo Orselli, ha alternato lezioni nelle vasche del Palazzetto del Nuoto di Arezzo per il perfezionamento di abilità natatorie specifiche anche per il salvamento e lezioni on-line dove sono stati trattati una vasta gamma di argomenti comprensiva anche delle normative e delle nozioni di primo soccorso. Questa formazione completa e integrata è stata orientata ad abilitare professionisti capaci, in caso di pericolo, di intervenire con rapidità e freddezza per salvare vite: l’Assistente Bagnanti, infatti, è una figura preposta alla prevenzione, sorveglianza e salvataggio, dunque deve possedere abilità tecniche di nuoto, di nuoto di salvamento e di primo soccorso affiancate da solide conoscenze normative, mediche e sociali. Un motivo di particolare soddisfazione è rappresentato dal coinvolgimento di molti studenti in virtù della convenzione con l’Istituto “Buonarroti-Fossombroni” tramite la professoressa Magda Maionchi. «Siamo soddisfatti - commenta Marco Magara, direttore sportivo della Chimera Nuoto, - soprattutto per la bella risposta partecipativa dei giovani che hanno intuito il valore di questa formazione. In futuro vorremmo coinvolgere sempre più scuole: questo corso, infatti, è una palestra di educazione civica volta a stimolare la responsabilità personale per la sicurezza del prossimo».