Un amore che vola via, come fosse rapito da un’astronave che ne lascia solo uno sbiadito ricordo. “L’astronave” è la storia di un amore passato, mai dimenticato. Nel suo ricordo non importa più chi sia stato a portarlo via, della vicenda restano solo i ricordi più vividi e concreti, mentre tutti i dettagli e le questioni di orgoglio sono ormai sbiadite e difficili da ricostruire. Poco importa che sia un bene o un male. È successo. Il brano fa parte di “Pianeti”, secondo album del duo pubblicato ad ottobre 2022. Le 10 tracce che lo compongono sono storie diverse accomunate da uno sguardo disincantato, a tratti malinconico, sull’amore e i rapporti umani.
Dicono di “Pianeti”
«Che belle sensazioni che arrivano da questo nuovo lavoro a firma del duo veneto Bob Balera… Canzone d’autore pop che si mescola di quando in quando al rock alternativo.» Raro più
«Ecco “Pianeti”, disco di ostinati elettrici e di ritmi industriali dentro un sapore che sa tanto di urbanizzazione violenta, exploit capitalistici dentro cui coltivare allusioni erotiche e romanticismi quasi poetici. Un disco di dieci inediti davvero interessante, nella stesura musicale quanto in quella lirica anche se molti storceranno il naso nella sfacciata direzione battistiana-mogol di tutto il sound, voce compresa…» Bravo online
«Campagnolo e Marenduzzo sfoggiano il meglio che ogni ascoltatore potesse mai desiderare, questo è stato possibile grazie a: un canto deciso e rassicurante, una chitarra elettrica da mille e una notte, una batteria scattante, una chitarra acustica nostalgica e romantica, un basso onirico e un synth ipnotico.» The Music Way Magazine
«Rock, pop, cantautorato d’antan (quello più leggero), contenuti che si soffermano malinconicamente e con disincanto su dinamiche amorose ed esistenziali, Pianeti indulge nella melodia con l’obiettivo dichiarato di soddisfare la voglia di ballare di coloro che frequentano i locali dove si ascolta musica d’evasione.» MusicLetter
Bob Balera è nato come progetto elettro-pop da un'idea del cantante Romeo Campagnolo e del polistrumentista Matteo Marenduzzo. Nel 2014, pubblicano il loro primo singolo “Giorni da cicala” e il b-side “Rimbalzi” con le quali ottengono buoni riscontri dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Segue un’attività live intensa che porta la band ad esibirsi in varie zone d’Italia riscuotendo sempre un buon successo. Nel 2017, entrano a far parte della scuderia Dischi Soviet Studio e sfornano il loro album d’esordio “È difficile trovarsi”. Successivamente, grazie all’incontro con il produttore Claudio Corradini, danno vita ad un progetto musicale pubblicando il singolo “Non chiami mai” per poi dedicarsi anima e corpo ad un lavoro discografico più lungo e complesso. Purtroppo, la tragica scomparsa del mentore Corradini, avvenuta nel 2021, rallenta l’evoluzione di questo percorso della band, ma il tutto trova riscontro in una nuova guida musicale grazie al produttore Sandro Franchin, che sposa un’immagine un po’ più rock della stessa mantenendo però inalterati i connotati originali. Il 28 ottobre è uscito il nuovo album “Pianeti”, anticipato dai singoli “Rimini” (29 aprile) e “Dimmi che” (23 settembre).
Etichetta: Dischi Soviet Studio
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