Dopo il lockdown, che lo ha catapultato nell’universo digitale, e il ritorno graduale alla normalità, con l’emergere e affermarsi delle modalità “phygital”, il mondo degli eventi si trova all’alba di una nuova era, dove a comandare sarà l’attenzione alla sostenibilità, al portafoglio e all’experience.
A delineare i trend del futuro è Starchestnut, l’agenzia di comunicazione con sede a Milano che ha saputo trasformare la sfida della pandemia in un’opportunità per rivoluzionare il mondo degli eventi. Specializzata nello sviluppo di strategie di engagement, nella creazione di contenuti e nella produzione di eventi, ha chiuso il 2022 con risultati brillanti, confermando una crescita media annua del 30% per il quinto anno consecutivo.
«Il 2022 è stato un anno entusiasmante in cui abbiamo messo a frutto il lavoro degli ultimi anni, creando progetti che integrano creatività e tecnologia, cultura, conoscenza del territorio e storytelling, capacità di capire le esigenze dei clienti sia da un punto di vista di marketing e comunicazione che di budget, precisione, controllo dei costi e problem solving - racconta Davide Jucker, CEO di Starchestnut. Per il 2023 molti operatori prevedono una riduzione dei budget a disposizione delle aziende, ma questo dato, anche se confermato, potrebbe diventare un vantaggio competitivo per noi: il nostro modello di business, infatti, ci consente di ottimizzare il budget reale del cliente sugli elementi a valore aggiunto del progetto, evitando dispersioni inutili».
Starchestnut si avvale infatti di un team piccolo ma fortemente specializzato e della collaborazione di liberi professionisti, mettendo in campo una struttura snella e flessibile e professionalità a tutti i livelli: designer, producer, autori e architetti, esperti di marketing e comunicazione, di produzione audio-video live, di video-making e sound design.
E saranno proprio professionalità e flessibilità due elementi chiave per rispondere alla grande sfida del 2023, ovvero: realizzare eventi con budget di spesa limitati dagli aumenti e dalle dinamiche inflattive, ma senza rinunciare all’experience e alla sostenibilità.
Le aziende, infatti, sono sempre più spesso alla ricerca di esperienze distintive e d’impatto per il proprio pubblico. Un’esigenza a cui Starchestnut ha saputo rispondere ideando un nuovo format di Eventi Immersivi, che sfruttano tutte le potenzialità di fisico e digitale per coinvolgere i partecipanti nello storytelling. È infatti lo storytelling il cuore e il punto di partenza per la creazione di una sinergia tra on e off line, che capitalizza l’insieme di tool e know-how sviluppati nel primo lockdown per proporre un’offerta unica per la virtualizzazione degli eventi, che ora dialoga sempre più col mondo fisico per potenziare l’esperienza in presenza. Il risultato? Proposte creative realmente innovative, che hanno già conquistato e fidelizzato oltre 30 aziende italiane e multinazionali – tra cui Amazon Italia, Belmond LTD (Gruppo LVMH), DM Cultura, Dove, Engage, Forbes Italia, Morgan Stanley, Nexi SPA - che operano in mercati molto eterogenei: Automotive, E-commerce, Editoria, Finanza, Food, GDO, Hotellerie, Lusso, Private Banking e Viaggi.
Ad essere trasversale a tutti i settori è anche la richiesta di sostenibilità. Sempre più aziende sono attivamente impegnate per ridurre l’impatto ambientale di prodotti, processi e attività. E gli eventi non fanno eccezione.
Da un lato, si consolida la virtualizzazione degli eventi, che permette di abbattere consumi ed emissioni legati ai trasporti e ai materiali necessari per la produzione dell’evento. Dall’altro, c’è un gran ritorno agli eventi in presenza, che costringe a ripensare in chiave green tutto il lavoro e le attività di realizzazione dell’evento: dalla progettazione e la scelta di location, allestimenti, materiali, attrezzature, gadget..., fino all’attivazione di sistemi di compensazione economica a copertura delle emissioni prodotte. Senza dimenticare le certificazioni di sostenibilità dell’evento rilasciate da società specializzate con cui Starchestnut lavora per dare la possibilità alle aziende di realizzare eventi rispettosi dell’ambiente e di comunicare il loro impegno in modo chiaro e trasparente.
E tra esperienze immersive, low-budget e sostenibili, il prossimo grande banco di prova sarà la partecipazione al Fuorisalone, l’evento di caratura internazionale che dal 17 al 23 aprile animerà il capoluogo lombardo nell’ambito della Milano Design Week. «In questo momento siamo concentrati sulla settimana del Fuorisalone che, come ogni anno, ci permette di esplorare nuovi orizzonti nella creatività e nell’innovazione, con sempre maggiore attenzione alle tematiche green. Le sfide non ci preoccupano: abbiamo capacità organizzative, un elevato livello di professionalità e rapporti consolidati con i nostri partner e con il Comune di Milano, a cui si sommano la profonda conoscenza del territorio e delle esigenze di mercato, l’esperienza accumulata negli anni su questa Week, che ci permettono di offrire ai nostri clienti location esclusive e strategiche unite ad installazioni dal forte valore intrinseco, così da garantire la buona riuscita dei progetti» conclude Mariachiara Rossi, Producer Director di Starchestnut.