ROBERTO PEZZINI
presenta
AMORE NUCLEARE...
una graffiante canzone di protesta contro le guerre..
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INTRO AL BRANO
Mai come in questo periodo siamo chiamati a schierarci per la pace, e l'arte può essere un'arma molto potente, se usata per portare parole di verità.
“Amore Nucleare” è un contributo per supportare questa causa, per non essere complici dell’indifferenza e succubi della propaganda bellica.
Un brano di denuncia che si domanda come sia possibile essere arrivati fino a questo punto. Sperando che non sia un punto di non ritorno.
Una chitarra distorta, un synth base e una batteria dalla “pacca” forte, come forte deve essere la sveglia che ci serve per cambiare la direzione che stiamo prendendo, perchè solo con una grande sollevazione popolare si può porre fine a questa assurda situazione.
Uno scenario che ci vede “in mano a pazzi esaltati, con i razzi puntati…e noi a denti stretti con la coperta corta”
biografia
Roberto Pezzini è un cantautore nativo milanese, umbro d’adozione.
Il suo genere si muove nel cantautorato italiano moderno, portando con sé diverse sonorità ed influenze (rock, pop, grunge, reggae, folk, ecc..).
Dal 2012 gira l'Italia per far conoscere la propria musica, suonando in vari locali e partecipando a diversi concorsi nazionali, ricevendo vari premi e riconoscimenti.
Il suo primo album, uscito nel Marzo 2018 dal titolo “Sostrano”, è disponibile online in tutti i digital stores, sulle piattaforme streaming e in copia fisica.
Dopo l’uscita del primo album, pubblica altri 5 singoli.
Il suo secondo album è in fase di realizzazione.
IL TESTO
AMORE NUCLEARE
di Roberto Pezzini, Francesco Preiato, Marco Casagrande, Walter Lanzara
Vedi baby, cosa bevi? A cosa provvedi?
Leviamoci di torno,
Giunto il tempo, finito il turno. Punto di non ritorno
In molti non lo sanno quanto è grande l’inganno! Ci perdo il senno!
C’è chi ci spinge a credere a chi finge e ci stringe finché l’aria finisce.
La serpe tentatrice
tra l’aquila e l’orso
e il politico di turno che è solo un burattino nel teatro dell’assurdo.
Spiegatemi il perché del rischio di giocare a chi ce l’ha più grosso!
Quest’orgoglio nazionale mi sa di malaffare, di malattia mentale.
Scusatemi, io non capisco questa finta morale.
Preferisco protestare contro l’amore, l’amore nucleare.
Ed ogni alba può essere il tramonto della storia,
un finale senza gloria…
Immersi nella boria e nella menzogna
mediatica, telematica, ma io sopravvivo
come uno stronzo radioattivo.
Siamo in mano a pazzi esaltati, con i razzi puntati
come cazzi eretti. Noi a denti stretti
e la coperta corta. A chi importa?
Spiegatemi il perché del rischio di giocare a chi ce l’ha più grosso!
Quest’orgoglio nazionale mi sa di malaffare, di malattia mentale.
Scusatemi, io non capisco questa finta morale.
Preferisco protestare contro l’amore, l’amore nucleare.
Prima, seconda, metti la terza. Persa di vista la via maestra.
Il tempo scorre, pieno di storie, ma senza memorie.
Tieniti la tua libertà, figlia di mamma America.
Scusatemi, non concepisco questa assurda morale
che spaccia l’amore per un’arma letale:l’amore nucleare
credits video
Da un’idea di
Michele Manuali, Maddalena Vantaggi e Roberto Pezzini
Con
Simona Minelli e Andrea Angeloni
Regia
Michele Manuali e Maddalena Vantaggi
D.O.P. e Montaggio
Michele Manuali
Assistenti
Claudia Marsili, Andrea Macchiarini, Benedetta Angeli
Si ringrazia
Juan Gonzalez Ortiz, Aedì Studio, Bar Pizzeria Due + 2
La partita è liberamente tratta da gara 6 tra Fisher e Spassky del Campionato Mondiale del 1972
Produzione, registrazione, missaggio e mastering
Walter Lanzara (Al Fondino Studio)
Chitarre
Giampaolo Cavalieri
DESCRIZIONE DEL VIDEO
Due persone. Lei. Lui.
Un posto buio. Segreto.
Si guardano, si studiano.
Si stanno corteggiando? Chi sono? Qual è la ragione del loro incontro?
Ad una prima impressione potrebbe sembrare che i due si trovino ad una di sorta speed date, dove seduti ad un tavolo, in un tempo prestabilito, due sconosciuti in cerca d’amore hanno la possibilità di parlarsi e conoscersi.
Poi, però, la scena si svela e scopriamo che i due protagonisti non sono due single alla ricerca dell’anima gemella, ma due sfidanti che stanno giocando una partita a scacchi.
Il video di “Amore nucleare” viaggia su una metafora di una seduzione malata, un gioco perverso dove i potenti, chiusi al riparo nelle loro stanze, compiono mosse, studiano strategie e mandano pedine al massacro, fino al paradosso finale: la caduta di entrambi i re. Un finale impossibile in una partita a scacchi.
Ma questa è la fine surreale e assurda che inevitabilmente avverrà, se le due parti non dovessero svegliarsi dal sonno della ragione, se dovessero continuare la loro folle partita, giocando sulla pelle dei più deboli che, il più delle volte, sono all’oscuro delle trame e dei fini malati di chi tiene le redini della storia.
<<Spiegatemi il perché del rischio di giocare a chi ce l’ha più grosso. Quest’orgoglio nazionale mi sa di malaffare, di malattia mentale!>>
Contatti
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