Primo fra tutti, l’esigenza di portare concretamente lo sport a Lusciano: «Avendo costruito, grazie al mio trascorso sportivo nel taekwondo itf e nella kick boxing in primis, e poi al mix functional training e alla palestra a 360°, al liceo sportivo e al ruolo di rappresentante anche in quest’ultimo, alla laurea triennale in scienze motorie e a quella magistrale che a breve prenderò in management dello sport e delle attività motorie, mi candido per mettere a disposizione dei cittadini la mia formazione - dichiara il luscianese - . Voglio ed abbiamo bisogno che i giovanissimi di questo paese comincino a praticare attività sportiva sin dai primi anni di scuola. È importante impedire, in fase pre adolescenziale, che essi prendano una strada sbagliata, e credo fortemente che trasmettergli una passione per lo sport possa indirizzarli sulla retta via».
Spirito di sacrificio, apertura mentale, coesione sociale e stile di vita sano sono i punti focali su cui, secondo Motta, bisogna battere: «Se vogliamo la presenza di questi fattori nei nostri futuri maggiorenni e cittadini, bisogna allontanarli dalla strada, dalle continue ore davanti ai videogame, ai telefonini, e dal cibo spazzatura, per indirizzarli verso luoghi e contesti che invece possano formarli, quali ad esempio strutture sportive come campetti e palestre».
Altro punto fondamentale per il giovane candidato è la formazione di una giunta comunale con persone esperte e idonee per la carica che vogliono ricoprire e il settore in cui vogliono operare: «Il problema della politica è che si candidano persone che non sono esperte, in nessun ambito – afferma e conclude Motta -. Esse solo in virtù del fatto che hanno preso un tot di voti vanno poi a ricoprire un determinato incarico. Io, invece, credo in una politica dove le persone giuste devono essere posizionate al posto giusto e, attualmente, non vedo politici che abbiano esperienza in certi settori e penso che io possa dire davvero la mia sulla base del mio background sportivo e non, come ad esempio anche in ambito culturale e dello spettacolo; infatti ho diverse esperienze nel settore, a partire da diversi corsi di recitazione, attestati e diplomi, oltre alle tante occasioni che mi hanno visto presente in ambito televisivo. Bisogna essere competenti ed avere a cuore, ma per davvero, il proprio territorio. Dobbiamo intervenire, ma partendo dalle basi, perché promettere castelli è alquanto ridicolo. Un mattoncino alla volta ci porterà sicuramente ad essere un’altra realtà, forse quella che ci spetta e che vogliamo da molto. Bisogna concretizzare. Prometto che mi impegnerò e farò del mio meglio».
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