Quasi mille anni ma non li dimostra, l’Ordine di Malta è fra le più antiche istituzioni che resistono ai secoli
Camilleri raccontava che uno dei motivi perché scriveva era per restituire in parte quello che aveva letto e … per bere in pace la sua birra. Certo che Alessandro Scandola di Verona deve aver letto e studiato molto in merito all’Ordine di Malta, e bevuti molti boccali di birra per scrivere il suo libro: “Il Sovrano Ordine di Malta e l'Italia - Sistema di Governo, organizzazione territoriale e trattati” pubblicato dalla Logart Press Editore di Lolita Guakil (www.logartpress.com) di Roma. Scandola è molto noto per le sue qualificate collaborazioni a riviste specializzate in materia cavalleresca. L'opera vuol mettere in evidenza una visione nuova e offrire un quadro più completo del Sovrano Ordine di Malta, al tempo stesso soggetto di diritto internazionale, Ordine cavalleresco e governo "in esilio" di un perduto dominio territoriale, la cui sovranità si è perpetuata nel tempo senza interruzioni grazie ad un complesso di rapporti bilaterali di reciproco riconoscimento. Alcuni approfondimenti permettono di comprendere i meccanismi interni di questa istituzione, come le cariche e i criteri per l'elezione, gli obblighi, i compiti, la struttura e l'organizzazione territoriale che ha il suo centro nel Palazzo Magistrale e nella Villa Malta. I due prestigiosi immobili romani ospitano i centri nevralgici dell’Ordine e godono delle immunità e dei privilegi diplomatici. I turisti che visitano la città eterna non perdono l'occasione di dare uno sguardo alla cupola di San Pietro dal buco della serratura più famosa di Roma che si trova sull'Aventino, quello del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta, a meno di 200 metri dal Giardino degli Aranci e a due passi dal magnifico Circo Massimo. Completa il volume, il cui progetto grafico si deve a Stefano Verzilli, un ricco apparato iconografico che include numerosi documenti di cui alcuni inediti. Nel libro sono state inserite foto, quadri, documenti, di cui 45 in bianco e nero di trattati inediti e testimonianze storiche, nonché 26 immagini a colori di quadri, medaglie e decorazioni, documenti e immagini d'archivio, molte foto sono state concesse dalla Ditta Giardino. Nel volume sono riportate le origini dell’Ordine, i Cavalieri oggi, i membri, i lavori sulla riforma costituzionale, il sistema di Governo e la Governance, le cariche e gli uffici, la struttura e l’organizzazione periferica, i rapporti diplomatici e i trattati bilaterali siglati con la Repubblica Italiana. In pratica uno spaccato dell’Ordine, soggetto di diritto internazionale: "L'interessante pubblicazione offre una panoramica dei rapporti tra l'Ordine di Malta e il Governo italiano", così ha dichiarato l'Ambasciatore dello SMOM presso la Repubblica Italiana, Stefano Ronca. I rapporti diplomatici sono il frutto di un complesso insieme di accordi fra una realtà del tutto particolare, come quella di uno Stato senza territorio, e il nostro Paese nell’ambito di una cornice storica millenaria. Alberto Lembo nell’introduzione dell’opera mette in luce come l’autore abbia: “impostato il suo lavoro su un aspetto specifico della realtà del nostro Ordine, dal quale si è poi allargato a una visione più ampia, per certi aspetti nuova, più completa di una realtà particolarissima quale quella del quasi millenario Ordine di Malta”. Conclude Lembo: ”da tali presupposti l’Ordine si protende ancora oggi ad affrontare nuove sfide e forse nuovi ruoli, rivedendo, pur senza rinnegare la tradizione, la sua Carta Costituzionale”. Il volume è il punto di riferimento per tutti coloro che sono appassionati della materia e della storia del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta.
Harry di Prisco