SCRIVERE PER ME E’ TERAPIA :
MI CHIAMO ORIETTA BOSCH SONO NATA E VIVO A MARIANO DEL FRIULI ( GO ) CLASSE 1959. HO INIZIATO
A PUBBLICARE QUELLO CHE SCRIVEVO DAL MOMENTO IN CUI SONO ANDATA IN PENSIONE. 40 ANNI COME
INFERMIERA HANNO FORMATO LA MIA VITA, DAL MIO CONGEDO HO DECISO DI CAMBIARLA E PER HOBBY
SONO DIVENTATA UNA SCRITTRICE…. SCRIVO LA VITA, QUELLA VERA E AL LETTORE PIACE MOLTO IN
QUANTO NON ESSENDO UN INTELLETTUALE USO UNA SCRITTURA SEMPLICE, DIRETTA E DA QUELLO CHE
MI DICONO … ARRIVA DRITTA AL CUORE. La scrittura ha il vantaggio di fermare i pensieri che vagano
confusi nella mia mente, favorendo un distacco momentaneo dalle forti emozioni. Oggi uso la scrittura
espressiva basata su storie vere ma ho iniziato con la scrittura autobiografica. Ho sempre tenuto dei diari
in cui raccontavo gli eventi della mia vita, le emozioni e i dolori. Scrivere ha avuto nei momenti bui della
mia vita un potere curativo per la mia anima, specie dopo la morte di mio figlio. Scrivere la mia vita è
stata un autocura, dopo quel grande dolore avvenuto quando avevo 44 anni, un’età di ripensamenti, di
bilanci e di riflessioni, e spesso anche di svolta. Lo stimolo di partenza è stato questo lutto importante, : a
un certo punto ho avvertito la necessità di rimettermi in discussione. Non era necessario in quel momento
per me saper scrivere, bastava aver qualcosa da raccontare. VIAGGIANDO NELL’IGNOTO, Albatros
edizioni, tradotto successivamente in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Ho vinto anche un diploma
d’onore con la versione inglese ( pubblicata da Europe book Londra ) in Svizzera. Qualsiasi storia, anche
quella apparentemente più ordinaria o monotona, ha sempre qualcosa di unico. Per questo ora scrivo
quello che la gente mi racconta, specie se parla del coraggio di vivere. I miei libri successivi: SCUSA,
SORRY CTLedizioni . ANNA, in italiano e in versione inglese. GIULIA in fuga da se stessa , TORNERO’ A
VEDERE IL MARE e L’ANIMA NEL VECCHIO BAULE( Ctl e Libeccio edizioni ) Amo scrivere la vita e la sua
grande forza. Mi hanno detto che…. La più bella età di una donna è quando smette di compiere gli anni ed
inizia a compiere i suoi sogni e io dopo la pensione, pubblicando quello che scrivevo li sto realizzando... in
quanto credo che ogni passione mancata sia una pagina di vita non scritta.. LE MIE INTERVISTE SI
TROVANO SU ORIETTA BOSCH YOU TUBE O SULLA MIA PAGINA: I LIBRI di Orietta Bosch Non è poco per
un’infermiera in pensione che ha deciso di cambiare vita aprendo il cassetto dei sogni e si è convinta di
realizzarli, dimostrando a tutti che non è mai troppo tardi per credere in se stessi e volare.
Orietta Bosch
Aprendo il grosso e pesante coperchio di quel vecchio baule, che avrebbe dovuto andare al macero, mi accorsi che c’erano incise le mie iniziali e quelle di mio marito (B.O. e C.D.), nonché una data, il 1848. Sulla carta, con lo stemma fiorentino, molto rovinata, che rivestiva il suo interno, erano disegnate delle immagini assai sbiadite e, tra le iniziali, si intravedeva un velo da sposa. Non sapevamo da dove provenisse, ma avevamo scoperto che era un baule nunziale. Sistemando le immagini misteriose, trovammo la mappa dell’Istria. Del 1848 rimangono pochi documenti, ma si sa che in quel periodo l’Istria dipendeva da Trieste ed era parte dell’Impero Asburgico. Iniziai le ricerche storiche per curiosità, mi intrigava troppo scoprire il luogo di origine del baule e ricostruire il significato delle immagini che conteneva. Ma, pur osservandole tutte attentamente, non riuscimmo a capire subito da quale partire, così iniziai dal velo da sposa. Sì, forse dovevo partire proprio da lì... da una sposa istriana del 1848. Per mesi studiai la storia, cercando di accostarla ai disegni, ma mancava qualcosa: la testimonianza di vita vissuta.