Francesco Gianni Ianniello, affascinato dalla storia dello scrittore Vladimiro Barberio, ha deciso di crearne un progetto in trasposizione Cinematografica.
Ianniello è un giovane regista diplomato alla scuola di Regia e Fotografia alla Pigrecoemme di Napoli, pratica il mestiere da regista da circa due anni.
In questi due anni post- diploma, ha lavorato a dei cortometraggi molto importati dal punto di vista fotografico, espressione dei personaggi, ambientazioni e montaggio post produzione. Come tutti i giovani che si approcciano al mondo del lavoro, il giovane Ianniello per farsi conoscere ha aperto un canale Youtube https://youtube.com/@rvfilms1091 dove sono attualmente all’attivo con 4 video particolarmente importanti del regista.
Descriviamo brevemente la vita dello scrittore Barberio, proprio per non togliere il gusto di leggere il libro, in fase di ristampa e prossimamente disponibile!
Nato a Bari il 29 maggio 1962, figlio di ragazza madre e padre di 4 figli attualmente vive a Firenze con la sua compagna Pacleb Rosita, ha compiuto gli studi in alcuni collegi chiamati lager dove ha conosciuto sulla propria pelle cosa vuol dire vivere nella sofferenza e nella povertà. Ha conseguito la terza media e ottenuto il riconoscimento di una laurea honoris causa in economia e scienze Politiche, nel 2002 presso Università Statunitense. Per il suo impegno nel sociale e per aver collaborato con grande professionalità e lealtà per i riconoscimenti dei Diritti Umani che oggi abbiamo dimenticato, è stato premiato dalla Provincia di Arezzo con una Targa d’argento configurante il salone dei grandi e una targa dalla Provincia di Firenze per l’impegno dedicato per i diritti degli immigrati. Ha fatto il sindacalista per molti anni, ha scritto due libri: uno sulla sua vita, dal titolo “Un Uomo un infanzia e un collegio” e l’altro Manuale pratico per i lavoratori imprese di pulizia. Dedica la maggior parte del tempo libero al volontariato, e all’assistenza degli immigrati e dei cittadini che si trovano a lottare tutti i giorni con la burocrazia, perché il diritto alla salute, alla vita, e alla famiglia deve essere garantito a tutti, senza distinzione come insegna la nostra Costituzione. Attualmente è Presidente Nazionale dell’Associazione Italo Filippina Giustizia e Diritto, vice Presidente associazione Diritti società Toscana Onlus e collabora con vari enti istituzionali.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista Ianniello che ha lasciato una dichiarazione per la scelta di creare un lungometraggio in omaggio allo scrittore Barberio.
Francesco Giovanni Ianniello, regista cinematografico diplomato alla Pigrecoemme di Napoli, hai accolto il libro Biografy di Vladimiro Barberio come lungometraggio, quali sono state le scene narrate che ti hanno portato ad accettare il progetto?
Sicuramente una scena che mi ha molto colpito è quella dove il protagonista, da piccolo, ingerisce una specifica dose di pillole per togliersi la vita. E’ una scena piuttosto forte e che tratta il tema del suicidio, ma che comunque mi ha convinto nel realizzare un lungometraggio, un’altra scena narrata che mi è piaciuta molto è stata quella dove finalmente trova il coraggio e la forza di denunciare gli abusi nel collegio, subito prima la scena già raccontata sopra.
Sei un giovane regista, ma già hai avuto esperienze con dei cortometraggi, come selezionerai la scelta degli attori del film?
Mi piacerebbe scegliere l’attore in base alla bravura e non l’aspetto estetico. Opere come questa puntano molto sulla bravura degli attori e sul dialogo, senza dimenticare che si andrà ad interpretare personaggi realmente esistiti, quindi bisogna dare una riproposizione (quasi) reale di quello che è stato Vladimiro Barberio.
I luoghi descritti nel libro spaziano tra Puglia, origini dell’autore Barberio. e Toscana. Hai intenzione di viaggiare o portare scenografie che ricostruiscono le ambientazioni?
Certo, sarei molto propenso a ricreare e ricostruire le ambientazioni con varie scenografie, ma per un accuratezza visiva anche viaggiare sarebbe ottimo, in modo da riprendere anche i veri luoghi che il protagonista ha visto e visitato. Ma per ovvie “comodità” di suono e ripresa, direi che ricreare un interno o un luogo sarebbe più adatto.
Che prospettive progettistiche hai per questo lavoro?
E’ da molto che ci penso, ma credo che la mia prospettiva principale è innanzitutto mantenere un ottimo rapporto con cast e troupe, in modo da realizzare qualcosa dove tutti hanno collaborato in modo sereno e senza rivalità gli uno con gli altri.
Sicuramente di avvalerai di uno staff che permetterà la riuscita del film, quali sono le figure che ricercherai in primo luogo?
Sicuramente un aiuto regista, qualcosa che mi dia supporto nel gestire determinate scene e determinati lavori.
L’infanzia dell’autore Vladimiro è stata in un collegio, hai già in mente un luogo dove girare le scene?
Onestamente no. Ma come già detto, mi piacerebbe ricreare tramite scenografie ricostruite, i luoghi interni dell’infanzia del protagonista, in modo di dare quanto più possibile un ambiente fedele (o quasi) a quello realmente vissuto.
Il lungometraggio sarà diviso in due parti, o riuscirai a inserirle tutte in un’unica pellicola?
Mi piacerebbe in realtà girare tutto in un unico film, raccontando le parti più importanti della vita del protagonista, in modo da rendere conclusiva e fruibile la storia da tutti, senza preoccuparsi di dire “Okay, ma ci sarà un sequel?”.
Ringraziamo Francesco Giovanni Ianniello per le risposte esaustive per questo primo momento di pre- produzione.
Inoltre, oltre al giovane Ianniello, è doveroso accogliere nel team Maria Balzano che si occuperà della sceneggiatura del romanzo e della copertina che potete vedere in primo piano.