I raggi della ruota si muovevano lentamente e una mano vecchia e rugosa accompagnava il movimento rotatorio. Antero fermò la bici sospesa nella sua officina, si alzò e strinse i dadi, rimise il parafanghi e col cacciavite fissò le viti. Vai! Un altro pezzo restaurato ! Un’altra bici pronta per solcare le strade e montagne del mondo.
Antero era un uomo semplice, di professione faceva il biciclettaio da più di 50 anni e, nonostante tutti i problemi che aveva avuto, non voleva proprio andare in pensione. Negli anni aveva invano cercato un giovane che volesse continuare la sua professione ma, come diceva lui, nessuno voleva più sporcarsi le mani. Era Natale e fuori faceva un freddo cane. Toc toc! Sentì bussare.
“Chi è?”
“Buonasera, scusi l’ora tarda”, disse un bambino tutto incappucciato.
“Dimmi”.
“Mi si è bucata una ruota, poi ripararmela? Devo tornare a casa.”
“Aspetta che mi vesto e vengo fuori”. Antero si vestì e appena mise il muso fuori dall’officina, fece per girarsi a destra e sinistra ma della bicicletta nessuna traccia.
“Ragazzo, non vedo nulla! Dov’è la bicicletta?”
“E’ lì!” Indicò il bambino con la mano. Antero guardò, non c’era niente. Poi capì…..Il bambino era cieco. Lo guardò commosso e disse:
“Ah sì, eccola, te la riparo subito!” Così si piegò verso la bicicletta immaginaria e fece mimando il gesto di riparare la gomma che non c’era.
Il bambino chiese: “Quanto le do?”
“Niente, niente”, e l’uomo ritornò dentro al caldo della sua officina.
Passarono i mesi e arrivò la primavera, giornate belle e assolate, e l’officina si riempì di clienti che andavano lì per risistemare i loro mezzi di trasporto.
“Buongiorno signore”, Antero stava parlando con dei clienti e rivide lo stesso bambino che lo chiamava insistentemente aiutandosi con la mano.
Il biciclettaio lo riconobbe e congedò momentaneamente i clienti:
“Scusate! Dimmi! ti riconosco, che cos’è successo?”
“Mi è saltata la catena!”.
“Hai ancora la stessa bici?”.
“Sì!”. E così l’uomo uscì a ripararla, ma ci mise un po’ di più perché la catena, si sa, è più difficoltosa. Il bambino voleva pagare, ma il vecchio si rifiutò e ogni settimana il bambino tornava a far riparare la bicicletta; si era ormai instaurata un amicizia tra i due.
Un giorno Antero gli chiese:
“Dimmi un po’, dove vai con quella bicicletta?”
“Ah, la mattina vado al Polo Nord a vedere i ghiacciai, e il pomeriggio vado fino al Polo Sud dove mi metto a guardare i pinguini, e faccio tutto questo mentre voi adulti lavorate tutto il giorno chiusi nei vostri mondi. Non pensi sia fantastico?"
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