Buon pomeriggio a tutti!
Fabrizia Paloscia è la nostra intervistata, una persona fantastica conosciuta in concomitanza con la Fiera del Libro di Brindisi.
Fabrizia, a te vorrei offrire un The con il latte, molto delicato ed elegante, proprio come te!
Se sei pronta, ci sediamo comode e iniziamo!
Fabrizia, brindisina, imprenditrice, progettista, formatrice e saggista. Ma facciamo un passo
indietro, com'era Fabrizia da bambina? Cosa voleva fare da grande?
Ero molto timida e insieme molto socievole ma stavo parecchio da sola, ero la più piccola di 4 fratelli. Cosa
volevo fare da grande? Parecchie cose: dalla parrucchiera, al dottore, e sono finita a studiare medicina.
Attualmente sei mamma e nonna, come ti sei articolata tra famiglia e lavoro?
E’ stato un bel scapicollarsi come madre separata molto presto, in una città senza nonni. Un po’ di aiuto con
amiche e qualche patto di scambio e di rapporto alla pari in casa. Come nonna ho finito di poter aiutare
ritornando a Brindisi, e i cuccioletti mi mancano molto. Posso solo immaginarlo!
Quali erano le tue letture nel tempo libero?
Ricordo che Hesse con “Il lupo nella steppa” nei miei 16 anni fu un bellissimo passaggio, sentivo che mi
prendeva dentro, che faceva parte di me, e continuai con lui, poi Antonine Artaud, Carlos Castaneda.
Non ho potuto fare a meno di riportare anche in quest'intervista tutte le tue imprese.
Hai progettato nei settori ambientale, sociale, culturale e pubblico. Nel 2000, capo gabinetto dell’Assessore
alle Attività Produttive della Regione Toscana, hai creato Fabrica Ethica, il laboratorio d’imprese, filiere e
territori sulla responsabilità sociale integrata e il microcredito. Riconosciuta come buona pratica sulla
condotta responsabile, la rappresenterai a livello internazionale anche per i paesi del G8. Ritirerai vari
premi tra cui European Enteprise Awards della DG imprese e industria della Commissione Europea.
Trattiamo per un momento il lato umano. Quali sono state le tue emozioni quando sei riuscita ad arrivare a
tali livelli?
E’ incredibile a dirlo ma nei momenti delle vette più alte, il premio europeo e il G8 che mi chiama per
essere rappresentato, a parte la responsabilità di rendere bene l’operato della Regione Toscana da me
ideato e condotto, non ho sentito che la gioia di un solo attimo. Poiché è sempre immediatamente
sopraggiunta l’idea di una nuova strategia utilizzando il valore creato. Ad esempio con il premio europeo
pensai di chiamare subito il Quirinale, desideravo donare il premio al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, affinché la responsabilità sociale delle imprese (RSI) fosse fatta rientrare nei temi proposti dal
Presidente al popolo italiano. Ma la cosa fu impossibile poiché non era accettabile girare un premio
ricevuto da un’altra istituzione. In ogni caso fummo segnalati al Presidente per il premio ricevuto. Non più
tardi di poco il tema della RSI fu citato in un discorso del Presidente. Comunque in linea generale la mia
gioia per questo e tanti altri lavori è stata così forte attimo dopo attimo da non generare escursioni
termiche particolari di fronte alle vette raggiunte. Quando a Porto, il Ministro portoghese insieme al
vicepresidente della Commissione Europea, il tedesco Günter Verheugen, mi chiese come avessi costruito
Fabrica Ethica, poiché avevamo vinto il premio European Enterprise Award, gli risposi “ogni giorno, passo
dopo passo con un pezzo del mio cuore”. Meraviglioso e posso vedere la luce nei tuoi occhi quando ne parli.
Ti sei anche occupata di prevenire i femminicidi con i corsi aziendali (progetto PRE.FEM). Cosa ti ha spinto a
parlare con il pubblico di tali argomenti?
La possibilità di superare il mio senso di impotenza, di tristezza profonda al cospetto della violenza. E così di
fronte a un dramma avvenuto in un luogo da me frequentato, il bar del Curtatone a Firenze, dove una
donna riceve 13 pugnalate dal suo compagno (dipendente del comune di Firenze) che la raggiunge sul
posto di lavoro per questo terribile piano, in una notte decido di scendere in campo con la mia impresa
Olomanager. Costruirò, e presenterò poco dopo in conferenza stampa il 21.5.12, un progetto dedicato ai
lavoratori delle aziende pubbliche e private, agli uomini per primi, per parlare delle proprie emozioni e
convinzioni, di ciò che non si capisce dell’altro, di cosa non si capisce di se stessi. Il corso avrà un ottimo
successo nell’impatto con i lavoratori. E’ è stato bellissimo lavorare con loro e vederli trasformare già in
aula. Tutto questo generando maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, negli ambienti domestici e ovunque.
Questo il motivo per cui ho voluto lavorare proponendo questo progetto a livello gestionale. Saranno 17 i
casi di successo realizzati con ministeri, public utility, micro, piccole, medie e grandi imprese. La formazione
sulla cultura della non violenza è il tramite attraverso cui si comprendono gli strumenti per realizzare una
vita costruttiva, creativa, con una grande attenzione alle relazioni umane che sono tutto nella vita di tutti.
Tornata a Brindisi hai realizzato il BON - Brindisi Ostello Nautico per la rigenerazione urbana di un’area
smilitarizzata costiera. Da quanto tempo ti occupi di questo progetto? Sei riuscita ad arrivare agli
obiettivi prefissati?
Me ne occupo da luglio 2018 quando l’ho ideato e poi creato tutte le azioni possibili per farlo conoscere
dalle varie parti sociali territoriali e molte istituzioni profit e no profit nazionali. Oggi siamo diventati una
Associazione di Promozione Sociale. Il BON ha ricevuto anche una importante menzione dal Forum PA.
L’obiettivo è la realizzazione del villaggio eco-cin-etico BON, ovviamente per questo obiettivo ci sono strade
assai impervie che abbiamo attraversato e ancora attraverseremo. Di sicuro siamo riusciti ad attirare
l’attenzione dell’ex Ministra del Sud che ha finanziato con 5 milioni di euro l’intervento sull’Isola di
Sant’Andrea, luogo da noi individuato, dove si dovrà aprire una competizione internazionale per
aggiudicarsi la realizzazione della rigenerazione urbana. Tutto tace nelle stanze comunali, ahimè, ma
qualcosa dovrà pur accadere. Certo il BON è anche un cantiere immateriale molto forte che ha raggiunto
tanti obiettivi insieme ai cittadini di Brindisi, anche giovanissimi, che si sono affezionati al progetto e che
seguono le varie iniziative che mettiamo sù. Come per esempio l’intervento nelle scuole, la creazione della
collana i Quaderni del Bon, la pubblicazione delle Storie dell’Isola di Sant’Andrea di Brindisi, la presentazione
di queste a una platea fittissima, e inoltre Bon e Emozioni, il Laboratorio di lettura condivisa (insieme alla
Fiera del Libro di Brindisi e il Pensatoio di Martina Franca) e ……. Una rotonda sul mare, la festa da ballo con
i lenti come ai vecchi tempi sulla discografia generata dal libro di cui prima ho detto che stiamo
organizzando. E tanto altro è in pentola, tutto per creare una comunità sentimentale di cui abbiamo
veramente bisogno tutti.
Ti ringrazio tantissimo per noi è un onore averti qui con noi e parlare di te, scavare a fondo nel tuo essere, perché dietro a grandi imprese, ci sono grandi persone!
Lasciamo ai visitatori virtuali del Festival online i recapiti per trovare i tuoi meravigliosi e importanti progetti sul web.
www.olomananger.it
https://www.facebook.com/BON.BrindisiOstelloNautico/
https://www.facebook.com/groups/bon.brindisiostellonautico/?ref=share
Vi invito a visitare il link in descrizione per conoscere meglio Fabrizia e le sue opere.