Manuela Chiarottino è nata e vive in provincia di Torino. Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019 e del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019, nella scrittura ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature. Tra le sue pubblicazioni si annoverano: La libreria delle storie rimaste (More Stories, 2022), NAPOLEONE (Editore CTL Editore Livorno, 2021), The Ghostwriter (Dri Editore, 2021), Diario della felicità (2021), Matrimonio a scadenza (Dri Editore, 2020), La stessa rabbia negli occhi (2020), La nostra isola (Triskell Edizioni, 2020), Tesoro d'Irlanda (More Stories, 2020), Fiori di loto (Buendia Books, 2020), La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019), Incompatibili (Le Mezzelane, 2019), La custode della seta (Buendia Books, 2019), Tutti i colori di Byron (Buendia Books, 2018), Il gioco dei desideri (Amarganta, 2018), Maga per caso (Le Mezzelane, 2018), Un amore a cinque stelle (Triskell, 2016), Cuori al galoppo (Rizzoli 2016), Due passi avanti un passo indietro (Amarganta, 2016), Il mio perfetto vestito portafortuna (La Corte, 2016), Ancora prima di incontrarti (Rizzoli, 2015) e molti altri. Parallelamente, si occupa anche di Editing, Writing Coach e Ghostwriting.
Manuela, ci parli del tuo ultimo libro?
“La libreria delle storie rimaste” è un romanzo che vuole parlare di buoni sentimenti e lasciare il lettore con una carezza sul cuore. Le protagoniste sono Emily, una cara vecchietta proprietaria della libreria, e Amabel, una sofisticata ragazza londinese che finirà non solo in questo piccolo paese immerso nella campagna inglese, ma lavorerà proprio per Emily, lei che dei libri ha paura. E poi naturalmente l’altra protagonista è la libreria stessa, con tutto il mondo di vicende umane, paure, amori, che le gira intorno: clienti strampalati, i gatti che dormono sugli scaffali, il profumo del tè e dei biscotti e quelle luci misteriose che appaiono di notte.
Come autrice ami strappare un sorriso a chi ti legge?
Credo sia bellissimo riuscire a strappare un sorriso, e non è detto che sia facile. Di norma cerco di trasmettere sempre un messaggio positivo, di speranza, anche quando la storia tratta argomenti difficili.
Non ti tiri indietro, comunque, quando c’è da trattare argomenti molto seri, veri?
Assolutamente no, tanto è vero che in “Fiori di loto” sono presenti tematiche difficili come il percorso affrontato da chi ha subito l’asportazione del seno o la fasciatura dei piedi inflitta in tempi non così lontani da noi; mentre in “La stessa rabbia degli occhi” ho voluto parlare del dolore di una perdita e della problematica del bullismo. In entrambi i casi il messaggio finale è positivo: la forza della resilienza, la consapevolezza del valore della propria anima sopra quello del corpo, il coraggio di guardarsi dentro, affrontare le proprie paure ed essere se stessi. E soprattutto di amarsi.
Adesso parliamo di Manuela Chiarottino immaginandocela dall’altra parte della pagina. Quando si parla di editing a un testo come reagiscono, di solito, l’autore o l’autrice? Temono che ne venga snaturata la storia?
Spesso la paura dello scrittore è che la sua storia sia cambiata, che lo stile diventi irriconoscibile e non la senta più sua. Comprendo questi timori, ma in realtà il mio compito, al di là della correzione, è soltanto quello di valorizzarla, di renderla un testo pubblicabile, facendo emergere i lati positivi. Di prendermene cura.
Ti occupi anche di ghostwriting, autobiografie e memoir. Quanto è difficile o quanto è sfidante entrare nella mente e nel vissuto delle persone?
In realtà fin ora non ho riscontrato grandi problemi, forse per i miei studi da counselor o forse per un’innata propensione all’ascolto, ma riesco a mettere a proprio agio le persone, a creare quel rapporto di fiducia indispensabile affinché mi raccontino i loro ricordi e soprattutto le emozioni legate a essi. Per me è sempre meraviglioso entrare nelle loro vite e cerco di farlo in punta di piedi, con rispetto, senza giudizio e con la consapevolezza che ogni storia merita di essere raccontata.
Infine, come autrice presto sarai di nuovo in libreria?
È in uscita un rosa storico per Dri Editore, dal titolo “Un patto con il marchese”, ambientato nel periodo Regency. Una storia d’amore particolare, dove tutto si gioca sulla caratterizzazione dei due protagonisti e sul loro incontrarsi e scontrarsi fino all’epilogo, naturalmente da romanzo rosa.