Il docufilm che racconta la violenza economica di genere nato da una idea di Claudia Segre presidente Global Thinking Foundation: proiezione il 17 novembre al “Massimo”
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Dopo essere stato selezionato a numerosi festival di cinema italiani e internazionali, vincendo il premio della giuria studenti all’Ariano International Film Festival, il docufilm “Libere di… VIVERE” è stato selezionato nella sezione Cinema&Realtà del Festival del Cinema Europeo di Lecce e verrà proiettato il 17 novembre alle ore 18, nella Sala 5 del Multisala Massimo, alla presenza del cast.
Nato da un’idea di Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation, “Libere di… vivere” mira a diffondere la conoscenza della violenza economica di genere e le sue conseguenze devastanti e lo fa alternando testimonianze reali di donne vittime di questo tipo di abusi, a immagini di finzione interpretate dalle attrici Stefania Pascali e Giulia Cappelletti, per oltre un’ora di racconto coraggioso ed emotivamente coinvolgente, grazie alla regia di Antonio Silvestre.
A fare da metafora alla narrazione, infine, c’è il tango, il ballo per eccellenza, rappresentato nelle coreografie di Laura Borromeo, con Tabata Caldironi e Julio Alvarez, e sulle note della Hyperion Ensemble e le musiche del maestro Matteo Sartini.
La storia si snoda attorno alla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico. Ma Stella saprà trovare la forza di cambiare quello che pare un destino già tracciato, lanciando un messaggio di speranza e rinascita.
Prodotto da Mario Tani per MAC film, “Libere di… VIVERE” è un’opera corale, alla quale hanno preso parte anche le donne che ogni giorno lavorano in Global Thinking Foundation, portando la testimonianza di chi vive queste tematiche nella propria quotidianità professionale, e che vuole anche riassumere agli occhi del pubblico tre intensi anni dell’omonima mostra.
Il docufilm trae origine dalla mostra-rassegna del fumetto e dell’arte disegnata itinerante, che in tre anni ha coinvolto più di 5.000 visitatori in 35 tappe, ed oltre 75.000 partecipanti digitali.