‘Round Shakespeare, di Massimo Buffetti, raccoglie 6 brani concepiti su altrettante opere di Shakespeare: “Otello”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “il mercante di Venezia”, “Romeo e Giulietta”, “Re Lear” e “la bisbetica Domata”.
La realizzazione di questo disco spazia in un arco temporale tra il 1994 e il 2021: l’opera, infatti, nasce in occasione di una collaborazione tra il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara e il Centro Studi Shakespeariano. In quegli anni, presso il Teatro Comunale del capoluogo estense, furono infatti organizzati concerti in cui i compositori ospitati venivano invitati a creare composizioni originali, a tema, in riferimento all'opera del celebre drammaturgo, studiata e proposta per l'occasione. I 6 brani dell’album sono tutti stati composti ed eseguiti a partire dal 1994, proprio in questa cornice e le registrazioni completate nel novembre 2021.
Il tema del “tempo”, invece, è l’altro fil rouge che lega tutte le composizioni: l’antico e il moderno delle due espressioni artistiche che vanno a braccetto (la drammaturgia Shakespeariana e l’opera musicale di Massimo Buffetti); i giovani di “ieri”, ovvero gli studenti del conservatorio Frescobaldi di Ferrara che hanno eseguito per la prima volta le partiture dei brani e i giovani di “oggi”, cioè coloro che hanno completato le registrazioni per il disco (tra questi anche gli allievi della Scuola di Musica di Fiesole). Infine, il tempo come attualità nel richiamo di “Notte Densa” al ricordo dei giornalisti Rai scomparsi a Mostar nel 1994 e il tempo come memoria imperitura, nell’omaggio a Carlo Prosperi che sancisce metaforicamente la chiusura della nuova opera di Buffetti.
‘Round Shakespeare, decimo CD prodotto da Spring Art Development con la collaborazione di Autorivari Aps, è disponibile dal 12 settembre 2022 su tutti gli store digitali.
A seguire, il dettaglio dei singoli lavori con le corrispondenze tra brano musicale e opera shakespeariana, corredato di alcuni cenni descrittivi essenziali riguardanti i criteri compositivi adottati per l’ideazione delle musiche.
1. NOTTE DENSA - OTELLO
per tromba e pianoforte (1994)
Il brano trae ispirazione dal celebre duetto ‘Già nella notte densa’ del primo atto dell’Otello verdiano: l’iniziale incipit melodico viene riarmonizzato in chiave moderna e liberamente sviluppato. L’asse geografico veneto-turco - che fa da sfondo all’ambientazione dell’opera - offre lo spunto all’autore per una dedica alla memoria dei giornalisti RAI Dario D’Angelo, Marco Luchetta, Alessandro Ota, uccisi a Mostar proprio nel gennaio del 1994.
2. INCANTI - SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE
quartetto per sax soprano, violino violoncello e arpa (1999)
I Andante – II Con impeto - III Misterioso
La lettura che è stata tratta del “Sogno di una notte di mezz’estate” ha suggerito due concetti base presenti nell’opera: il passaggio dalla pubescenza alla maturità e il sogno come luogo di incontro fra le due sfere della realtà e dell’irrealtà, ovvero fusione di follia e razionalità.
Si è scelto di lasciare che tutto ciò venisse tradotto in musica nel modo più naturale e intuitivo, evidenziando così il contrasto tra:
I - Andante (A), ordine/razionalità;
II - Con impeto (B), disordine/follia/dissonanza;
III - Misterioso (A’), ordine/razionalità/risoluzione.
Inoltre, quattro sono gli amanti, passati dalla fase lunatica a quella solare, quattro gli intrecci principali che danno vita alla commedia e quattro gli strumenti scelti per rappresentare l’azione in musica.
3. MERCANTI E AMANTI - IL MERCANTE DI VENEZIA
per quartetto di sassofoni (1995)
I Shylock – II Antonio – III – Bassanio - IV Porzia
Quattro sax per altrettanti ritratti musicali che traggono ispirazione da alcuni tra i personaggi più significativi del ‘Mercante di Venezia’. Il brano è suddiviso in quattro brevi movimenti ispirati alle figure di Shylock e Antonio, i ‘Mercanti’, Bassanio e Porzia, gli ‘Amanti’.
4. OUTDOORS - ROMEO E GIULIETTA
per tre voci femminili (1998)
Tre le voci femminili e tre i concetti tratti da ‘Romeo e Giulietta’. L’opposizione binaria tra vita e morte (Bios e Thanatos), amore e sofferenza (Eros e Pathos). Il tentativo non riuscito da parte di Romeo, “il sognatore”, di liberare Giulietta dai luoghi chiusi e portarla “outdoors”.
È dunque il sacrificio dell’Eros il problema centrale che i due giovani amanti si trovano ad affrontare.
5. LE SCELTE DI ‘RE’ LEAR - RE LEAR
quintetto per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte (1996)
I Tempo di Marcia – II Incalzante – III Largo
La composizione trae ispirazione dal ‘King Lear’ di Shakespeare. L’illusione di ‘marciare’ verso un futuro migliore tende inesorabilmente a svanire e le scelte compiute da Re Lear portano conseguenze drammatiche. Per tale motivo la ‘marcetta’ che costituisce la prima sezione di questo breve quintetto è costruita su un elementare nucleo armonico in progressione che circola nei dodici toni, ripercorsi poi a ritroso e sempre variati fino a ritornare fatalmente al punto di partenza. Il breve assolo di clarinetto che segue, trae ispirazione dalla parte centrale dell’opera, quando la follia si impadronisce della mente di Lear, e introduce il largo conclusivo: “solo attraverso un tragico destino la mente dell’uomo, cosciente del proprio errore di giudizio, riesce a veder chiaro, illuminata finalmente dalla luce della saggezza”.
6. IL SOGNO DI SLY - LA BISBETICA DOMATA
per otto strumentisti (1997)
flauto, clarinetto in sib, pianoforte, percussioni, violini I e II, violoncello, contrabbasso
È il Prologo dell’opera, in particolare, a suggerire il carattere onirico della composizione. L’intreccio, infatti, presenta sia pure per fini essenzialmente farseschi, ma con riferimenti alle Metamorfosi ovidiane, un passaggio dalla realtà al sogno e alla finzione.
I vari intrecci presenti nell’opera sono collegati, per analogia e per contrasto, dal motivo centrale della trasformazione e della metamorfosi. Ed è proprio tale motivo ad aver fornito lo spunto per l’elaborazione musicale del materiale a disposizione.
A corollario del ciclo, un’altra composizione non rigorosamente ispirata ai lavori del grande autore britannico, ma intonata allo spirito del progetto per il quale funge da naturale epilogo:
RECITATIVO E PASTORALE
di Carlo Prosperi (1921 – 1990), Compositore e Didatta di grande spessore umano e professionale a
cui Massimo Buffetti è profondamente riconoscente per l’accurata formazione musicale e compositiva ricevuta.
L’opera del Maestro, originariamente per Organo (1989) è proposta in una trascrizione per Quartetto di sassofoni (1995).
Fonte notizia
springartdev.net