Con l'ingresso in Bcc Pay, FSI consolida il suo posizionamento nel fintech italiano: in un'intervista a "Milano Finanza" il punto dell'AD Maurizio Tamagnini.
Cedacri, Lynx, Bcc Pay: l'evoluzione di FSI nelle parole di Maurizio Tamagnini
In Italia il fintech è stato uno dei pochi settori in grado di reggere al contesto pandemico. Con la conseguente spinta alla digitalizzazione, le esigenze dei consumatori sui servizi finanziari si sono rapidamente evolute e sempre più istituti bancari e assicurativi si rivolgono a startup e aziende specializzate in soluzioni digitali. Lo sa bene Maurizio Tamagnini, Amministratore Delegato di FSI che in un'intervista pubblicata sul quotidiano "Milano Finanza" ripercorre il percorso che ha portato la società a diventare in breve tempo il più grande investitore italiano nel settore. Tra le operazioni più significative l'ingresso nel capitale di Cedacri, realtà specializzata in software per il banking e servizi cloud, e la partecipazione di ION Investment Group come partner strategico. Lo scorso gennaio l'annuncio della partnership siglata con Iccrea Banca per lo sviluppo di Bcc Pay, il comparto monetica dell'Istituto. Per l'AD di FSI il fintech rappresenta in questo momento un "investimento trainante per l'economia del Paese", soprattutto considerando il ritardo dell'Italia in tema di digitalizzazione: "Il nostro rapporto tra investimenti in IT e PIL è il più basso d'Europa - ha detto Maurizio Tamagnini - e c'è quindi un'enorme opportunità da cogliere. Per questo FSI si è strutturata con un team appositamente focalizzato sul tech guidato dal Cio Barnaba Ravanne".
Maurizio Tamagnini: piattaforme ERP prossimo target nel settore tech
Nell'intervista a "Milano Finanza" Maurizio Tamagnini si sofferma anche sull'approccio a tre fasi adottato da FSI. La prima dedicata all'individuazione della società più promettente e all'ingresso nel capitale lasciandola priva di debito per consentirne lo sviluppo: "Dopodiché la affianchiamo in questa crescita, prima a livello domestico e poi internazionale. Infine cerchiamo un partner strategico di grandi dimensioni in grado di farle fare un ulteriore salto di sviluppo e cerchiamo di restare parte di questo ulteriore sviluppo, reinvestendo nella nuova realtà". La storia di Cedacri, che FSI intende ripetere anche per quanto riguarda l'impegno in Cerved, ne è un esempio. Intanto la realtà guidata da Maurizio Tamagnini guarda già oltre e rivolge la sua attenzione alle piattaforme ERP (Enterprise Resource Planning): "A oggi l'investimento più simile che abbiamo fatto è quello in Lynx - ricorda l'AD - system integrator specializzato in soluzioni tecnologiche che oggi fa scouting laddove ci sono le nuove frontiere dell'innovazione, in particolare in California".