"Questa è la mia storia. Ho vissuto come un essere umano. Ho avuto una nascita, un'esistenza e una morte. Qualcuno mi ha creato e qualcosa ha deciso per me . Accade così anche per l'uomo. Un evento ineludibile, a un certo tratto del suo cammino, che l'uomo stesso non può stabilire se non dandosi la morte, decide affinché il percorso s'interrompa. Ho avuto una lunga storia, una lunga vita delle quali vado fiero, perché ogni luogo che mia ha ospitato, ogni persona che ho incontrato, ha osservato la mia pelle, i miei tratti, e ne è rimasto segnato, come di fronte a una rivelazione ha intrattenuto con me un rapporto che non lo ha restituito alla sua più comune giornata nella stessa condizione antecedente all'incontro. [...]"
La lettura ripercorre, grazie alla partecipata interpretazione offerta dallo stesso autore del libro, la vicenda iniziale del dipinto protagonista delle storie che si susseguono a partire dal Cinquecento e attraversano i secoli. Il brano costituisce il prologo e l'avvio alla lunga serie di eventi che conducono il lettore fino ai nostri giorni e oltre, verso una condizione immaginata e futura. Ancora a conclusione del romanzo il dipinto tornerà a parlare per congedarsi da chi ha voluto conoscere la sua storia fatta di storie, la sua "vita" costituita di tante vite collegate le une alle altre in modo inscindibile.
"Rileggere se stessi, e quanto si è scritto qualche tempo prima, è una sorta di nuova decodifica di significati" - commenta Anselmi - "Costituisce una circostanza preziosa di confronto rinnovato che assume valenze nuove, e fa emergere all'attenzione dello stesso scrittore aspetti e prospettive, intonazioni e accenti che assumono altra forma, forse più pregnante, che echeggia dentro di sé in forma più intima e sentita e allo stesso tempo altra da sé perché il testo è già stato concluso, licenziato, consegnato al lettore che si accinge a operare, attraverso la sua sensibilità, una vera e propria riscrittura. Mi auguro che il video susciti tali sensazioni nei lettori"