“Libero – The rhythm of my life” diretto da Maurizio Rigatti è prodotto dall’associazione di famiglie che si occupa da 25 anni di questa rara malattia
Libero è un ragazzo affetto da Sclerosi Tuberosa che sogna di trovare un lavoro, emanciparsi e andare a vivere con i suoi amici ad Ostia. Questa la storia raccontata nel film breve “Libero – The rhythm of my life” diretto da Maurizio Rigatti e prodotto dall’ Associazione Sclerosi Tuberosa APS (www.sclerosituberosa.org) e da Unicorno Visioniparallele, in collaborazione con Alfiere productions di Daniele Urciuolo.
Il progetto, le cui riprese sono da poco terminate, è stato presentato in occasione del 25esimo anniversario dell’Associazione di famiglie che si occupa di questa rara malattia genetica che comporta la proliferazione di tumori benigni in diversi organi e tessuti, andando a comprometterne le funzionalità, principale causa genetica di epilessia e disabilità intellettive.
Il giovane attore scelto per interpretare il protagonista è Brando Pacitto, noto per aver recitato nelle serie “Braccialetti Rossi” e “Baby”, e nei film “L’Estate addosso” di Gabriele Muccino e “La Svolta” di Riccardo Antonaroli, da pochi giorni disponibile su Netflix. Nel cast anche Anna Ferruzzo, Pietro Bontempo, Matteo Guadagno e l’amichevole partecipazione di Francesco Pannofino.
“Il cinema è raccontare storie e ogni autore sceglie quali, in base alla propria sensibilità e visionarietà. Da sempre sono dalla parte delle minoranze, delle persone che non hanno voce e ormai da anni sostengo la missione dell’Associazione Sclerosi Tuberosa APS. Questo corto rappresenta una nuova occasione per ricordare a tutti che raro non è invisibile”, così Maurizio Rigatti, da anni impegnato nella comunicazione per il sociale tra cinema e teatro.
“Circa 1 persona su 6.000 nasce con la ST e più di 1 milione nel mondo ne sono affette. Purtroppo gode di scarsa attenzione da parte di politica, sanità e aziende farmaceutiche. Benché siano stati fatti importanti progressi clinici e genetici, la malattia è attualmente senza cura: si possono trattare alcuni sintomi, ma non si può prevederne l’evoluzione e le sue manifestazioni. La speranza è affidata alla ricerca e una maggiore attenzione delle politiche socio-sanitarie”, così Francesca Macari, Presidente dell’Associazione.
Il corto è sceneggiato da Alessandra Arcieri, mentre la direzione della fotografia è di Gianni Mammolotti, i costumi di Stefano Giovani, le musiche di Luca Longobardi e il montaggio di Maurizio Baglivo. Tra i partner tecnici CDA Studio Di Nardo, Skate Park di Ostia, Gruppo TODIS di Ostia, Upside Agency e REA Academy.
Sinossi. Alla fine degli studi, Libero (Brando Pacitto), un ragazzo affetto da malattia rara, vuole prendere casa da solo con gli amici. Nonostante la qualifica da Social Media Manager e l'impegno nella ricerca, Libero non riesce a trovare un impiego che gli garantisca l'indipendenza economica dai propri genitori. Sua madre (Anna Ferruzzo) non reagisce troppo bene all'idea di una casa da solo con gli amici, eppure la casa dei sogni è disponibile a breve, basta confermare col proprietario. Un giorno il fruttivendolo (Francesco Pannofino) propone a Libero un posto da cassiere al supermercato di quartiere, ma Libero è terrorizzato dalla velocità delle operazioni di casa e dal dover dare i resti ai clienti molto velocemente quindi indugia. Gli amici intanto premono per la decisione sulla casa. Grazie all'empatia dei genitori, al dialogo e alla forza di volontà, anche Libero troverà la sua strada.