Qualsiasiimpianto elettrico deve essere sottoposto a verifica periodica. Si tratta di interventi di estrema importanza, perché servono per costatare il buon funzionamento dell’impianto ed evitare possibili problemi futuri. Con questi presupposti, nelle prossime righe vedremo insieme quando farlo controllare e tutto quello che occorre sapere in merito.
Verifica dell’impianto elettrico: cos’è?
Ogni giorno purtroppo accadono incidenti causati dal malfunzionamento
degli impianti elettrici. Proprio per questo motivo, il fattore sicurezza deve rappresentare un elemento primario a cui prestare attenzione. È opportuno ricordare
che l’impianto elettrico non solo deve essere certificato nel momento in cui viene
eseguito o ristrutturato, ma deve essere anche controllato periodicamente con opportune
verifiche. Questo per evitare danni strutturali che potrebbero avere brutte
conseguenze.
A chi rivolgersi
per tali verifiche? Il negozio
materiale elettrico di fiducia sarà sicuramente in grado di consigliare un professionista qualificato. Ma
cosa si intende per verifica dell’impianto elettrico? In prima battuta la verifica non deve essere confusa con il collaudo o l’omologazione. Il primo, infatti, deve controllare che esista una reale corrispondenza tra il
progetto e l’impianto installato. Per
quanto riguarda l’omologazione invece, si tratta di una è procedura con cui un Ente proposto certifica la conformità con le attuali normative vigenti.
Con questi presupposti, la verifica dell’impianto elettrico è un insieme di operazioni capaci di appurare che l’impianto elettrico sia
rispettoso delle norme di sicurezza e delle leggi in vigore, cme tra
l’altro previsto dalla norma CEI 64-8/6. In seguito alle verifiche iniziali è di
fondamentale importanza monitorare l’impianto con verifiche periodiche. La
frequenza di tali verifiche è variabile. È necessario, infatti, considerare la
tipologia di impianto e dei componenti, ma anche il suo uso e funzionamento, quindi
la frequenza e la qualità della manutenzione.
Sempre facendo riferimento alla normativa CEI 64-8/6, l’intervallo tra due verifiche può essere di
alcuni anni. Solitamente si tratta di 5 anni, a seconda delle strutture si può
arrivare anche a 10 anni. La frequenza della verifica però, diventa obbligatoria
per legge ogni 2 anni in alcuni casi dove c’è un rischio maggiore. Tra i
principali possiamo menzionare i luoghi con rischio di degrado, incendio o
esplosione, i luoghi dove coesistono impianti di alta tensione e bassa
tensione, ma anche i cantieri e i locali medici.
Chi esegue le verifiche dell’impianto elettrico?
Quando ci si
trova in presenza di un rischio
elettrico, le verifiche periodiche
dell’impianto devono essere eseguite da una persona che chiaramente sia
esperta in ambito elettrico
(PES), ovvero che abbia
conoscenza ed esperienza rilevanti sufficiente
da consentire di analizzare i rischi e
di evitare tutti quei pericoli
che l’elettricità può creare. In alternativa è possibile anche rivolgersi a
una persona avvertita in ambito elettrico elettrico (PAV).
In parole povere
tale persona dovrà essere stata avvisata da altre persone esperte che
possano metterla in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può creare. In situazioni dove il lavoro non è
sotto tensione, la verifica
periodica dell’impianto elettrico può
essere eseguita anche da una persona comune (PEC), quindi da una persona non esperta e
non avvertita ma sempre sotto la
supervisione di PES, oppure sotto
la sorveglianza di PES o PAV.
Verifiche periodiche dell’impianto elettrico: come si eseguono
Per eseguire una verifica periodica dell’impianto
elettrico, il primo passo deve necessariamente essere quello di un’attenta analisi delle documentazioni, e il secondo quello di un sopralluogo. In prima battuta si dovrà fare quindi un esame a vista, che servirà per valutare che i componenti scelti siano correttamente installati e soprattutto che non ci sia alcun danneggiamento evidente. In un
esame a vista più approfondito inoltre,
sarà necessario anche monitorare con specifici strumenti che i
collegamenti siano correnti; quindi, che non ci siano morsetti allentati.
A questo punto si potranno
fare le prove, quindi mediante delle
misurazioni si dovrà determinare se il
livello di sicurezza è idoneo, quindi che l’impianto sia rispettoso delle
attuali normative e delle tecniche del momento. Questo è un passaggio
fondamentale che evita possano essere commesse delle infrazioni che
porterebbero, in caso di controlli, a delle sanzioni anche piuttosto pesanti a
seconda della situazione.
È fondamentale,
inoltre, che ogni volta che si eseguono le verifiche periodiche, il tecnico rediga un rapporto di verifica, dove dovrà essere segnalato ogni possibile danno o difformità. È opportuno infine conservare queste
relazioni all’interno di un apposito registro delle verifiche
periodiche dell’impianto elettrico, così
che nel tempo sia possibile monitorare lo stato di salute dell’impianto facendo riferimento allo storico se fosse necessario.