La 22° edizione del “Festival italiano della cucina con la Cozza tarantina”, manifestazione ideata e messa in atto da Cosimo Lardiello che, dalla nascita di questo evento gastronomico ha realizzando 356 serate, delle quali 10 anche all’estero come Parigi, Monaco Di Baviera, Malta ed altre, ha svolto una tappa campana ospitato dal ristorante “La Tortuga” di Castel Volturno.
La serata, in tutti i sui momenti è stata presentata dal noto volto di Rai3 Noemi Cognigni, conduttrice del programma “Le parole per dirlo attrice, modella e”, che impeccabile e bella, attraente nel suo tailleur rosso, con la sua grande verve ed ammaliante bellezza, ha reso tutti partecipi dei vari momenti della kermesse. Lardiello, presidente del centro di Cultura Renoir, presente alla serata con la moglie e la figlia, è subito stato chiamato dalla Cognigni, per illustrare agli ospiti le finalità del Fesival nazionale da lui creato che negli anni è fortemente cresciuto per l’importanza che in tanti hanno notato esprimere per la valorizzazione della cozza tarantina in primis, ma anche i tanti prodotti enogastronomici legati all’elaborazione e degustazione dei piatti che tanti rinomati chef partecipanti alle tante gare del Festival creano e propongono.
La gara, ha visto scendere in campo i cuochi Francesco Di Maro fuori concorso con il suo piatto “La famiglia”; Paolo Guitto con il suo piatto “E’Stat”; Laura Del Sole con il suo piatto “Amore tarantino”, Alessandro Di Pasqua con il suo piatto “Passione Taranto - da Spoleto a Castel Volturno passando da Taranto”, Vincenzo Capasso con il suo piatto “Il Vulcano di Taranto”, Speranza Astro con il suo piatto “Un po’ d’Italia” e Francesco Mottola con il suo piatto “Mille righe ai tricolori” che a termine serata hanno ricevuto attestato di partecipazione. I piatti presentati, seguendo lo spirito del concorso, sono stati tutti propositivi del prezioso frutto del Mar Piccolo di Taranto, dove si riproducono in arre marine dai rigidi ed attenti controlli da parte delle autorità preposte che permettono di farle considerare fra le migliori d’Italia per qualità, salubrità, profumi, sapore e gusto, atte ad esaltare un piatto di mare.
Una giuria composta da personaggi d’alta competenza nel settore, con la formula della votazione espressa su una scheda, degustando i piatti dal proprio tavolo dove ogni giudice era ospitato, è stato possibile attraverso la somma del punteggio complessivo determinare i vincitori della competizione. Sul podio, sono stati chiamati per ricevere in premio, oltre che del poter partecipare alla finalissima del concorso “Festival italiano della cucina con la Cozza tarantina”, anche una Cozza in argento, originale creazione di Dora Lombardi Gioielli di Macerata, il primo classificato Alessandro Di Pasqua, mentre il secondo posto è stato conquistato da Speranza Astro e 3° si è piazzata Laura Del Sole.
Nel corso della serata sono intervenuti per un saluto dapprima Enrico Petrella presidente CACIM (Camera di Commercio Italo – Macedone) che ha presentato il Console del Kosovo in Italia Driton Blakqori, giunto per l’occasione da Milano e poi nuovamente il Console per la consegna, a personaggi storicamente vicini al Festival, ma anche altri che si sono messi in luce adoperandosi per il successo dello stesso, del Premio di Cultura “Renoir” con il conferimento dell’Onorificenza di “Ambasciatore dei Due Mari di Taranto” per aver prestato con la propria opera, particolare attenzione alla valorizzazione del mare di Taranto e dei suoi prodotti.
Sono stati intronizzati Ambasciatori: Antonio Del Sole Chef Patron del ristorante “La Tortuga”, Giuseppe De Girolamo giornalista, Dario Duro fiduciario per la sezione Napoli – Campania dell’AMIRA (Associazione Maître Italiani Ristoranti & Alberghi), Karry di Prisco giornalista e Alex al secolo Alessandro Olandese, editore e direttore artistico di radio On the Road.
Ad allietare gli ospiti con l’interpretazione di brani musicali da crooner è intervenuto il duo N.D.R. con Alfonso Basile voce e chitarra e Segio Pepino al sax. Un’unione di due persone che conoscendosi da lunga data hanno voluto unirsi musicalmente negli ultimi anni con le loro esperienze di musica trentennale per entrambe che, con l’obiettivo di rispettare il loro N.D.R. acronimo giornalistico di note di redazione volendo dare appunto una specie di nota di redazione a pezzi già editi facendone una versione personale come voler spiegare il proprio punto di vista sul pezzo eseguito, hanno riscosso applausi dal pubblico per l’aver saputo scegliere brani da loro graditi eseguendoli nei momenti più opportuni.
Giuseppe De Girolamo