Alessandro Benetton, nella sua video rubrica "#UnCaffèConAlessandro", ha raccontato degli incontri con tre grandi dello sport: non si tratta solo di ottimi atleti, ma anche di grandi persone, in grado di ispirarci nella vita quotidiana.
Alessandro Benetton: Kelly Slater? Ci insegna ad affrontare sempre nove sfide
"#UnCaffèConAlessandro", la video rubrica in cui l'imprenditore alla guida di 21 Invest parla di argomenti di interesse in una manciata di minuti, lascia spazio anche ad aneddoti ed esperienze personali. In questo senso, Alessandro Benetton cerca di ispirare i propri followers partendo dal vissuto, che è sicuramente soggettivo e personale ma può essere comunque di insegnamento per altri imprenditori o aspiranti tali. Di recente, è stato pubblicato un video su tre grandi dello sport che Alessandro Benetton ha avuto il piacere di conoscere: si tratta di Kelly Slater, Michael Schumacher e Muhammad Ali, rappresentati da tre cimeli appartenuti a loro ed ora in possesso dell'imprenditore, che li custodisce gelosamente. "Le persone da cui ci lasciamo ispirare sono quelle che determineranno che imprenditori saremo", ha dichiarato il fondatore di 21 Invest. Partendo quindi dal mondo del surf, ha riportato una interessante riflessione sulla figura di Kelly Slater: "Di lui mi ha sempre colpito la capacità di affrontare nuove sfide e mettersi in gioco". Slater infatti, a 50 anni, ha conquistato il primo posto alla Billabong Pro Pipeline. Ha inoltre fondato nel 2014 il suo brand di abbigliamento ecosostenibile.
Alessandro Benetton: Schumacher e Ali, l'importanza della leadership e di rimanere fedeli ai propri ideali
"Schumacher era il leader che tutti avrebbero voluto", ha raccontato Alessandro Benetton parlando del grande campione di Formula 1, conosciuto durante il suo periodo in Benetton Formula. "Dopo una grande vittoria, andava dal suo team per capire come migliorare la volta successiva": non si accontentava mai e puntava sempre a fare meglio. Infine, Alessandro Benetton ha parlato di Muhammad Ali, incontrato per caso a New York una trentina di anni fa: in quell'occasione l'imprenditore ha ricevuto il suo guantone firmato. Oltre ad aver fatto la storia del suo sport, Ali si è rivelato anche un grande uomo dal punto di vista morale. Nel 1967 infatti, si rifiutò di combattere in Vietnam e fu così costretto a rinunciare al pugilato per tre anni. "Sacrificò la sua grande passione e la sua professione pur di rimanere fedele ai suoi ideali", ha spiegato Alessandro Benetton. "Mi ha dimostrato che un grande leader è disposto a sacrificare tutto per quello in cui crede". Questi non sono gli unici sportivi che hanno ispirato e influenzato la crescita professionale e di vita dell'imprenditore, ma di sicuro si tratta di tre icone di cui valeva la pena discutere.