Dopo la crisi scaturita dalla pandemia, grazie al digitale il settore culturale ha l'occasione di ripartire. Ma, avverte Andrea Mascetti, affidarsi solo alla 'téchne' può rivelarsi un errore. Il Coordinatore di Fondazione Cariplo ne ha parlato a Venezia durante un convegno promosso in occasione di Homo Faber Event 2022.
Andrea Mascetti: "Nel Bando SOS Patrimonio particolare attenzione a modalità innovative di fruizione"
Può il digitale rappresentare una risorsa nell'ambito della ricerca, della conservazione e della fruizione del patrimonio culturale italiano? È su questa domanda che si sono interrogati gli esperti del settore che hanno partecipato al convegno "Digital Heritage", organizzato lo scorso 19 aprile a Venezia all'interno della mostra internazionale Homo Faber Event 2022. Tra questi Andrea Mascetti, Coordinatore e Commissario di Fondazione Cariplo, nonché membro dell'Advisory Board di Valore Italia. Nel suo intervento sul palco dell'Auditorium "Lo Squero" della Fondazione Giorgio Chini, ha ricordato l'impegno dell'Ente nel contrasto alla crisi del settore scaturita dalla pandemia: "In questi due anni abbiamo dovuto fare una serie di interventi per sostenere la cultura di fronte a quello che sembrava un vero e proprio tsunami. Abbiamo messo a disposizione milioni di euro per salvare le associazioni culturali". Ha poi parlato del tema dell'innovazione e di come sia diventato centrale negli ultimi bandi pubblicati: "Da molti anni la Fondazione si occupa di finanziare interventi di conservazione preventiva e programmatica e fin dall'inizio c'è stato un interessamento sulle modalità di raccolta dei dati, in modo da poter intervenire preventivamente e non nel momento in cui il problema viene a galla. Il tema della tecnologia diventa dunque sempre più fondamentale". A tal proposito, ricorda Andrea Mascetti, il bando SOS Patrimonio lanciato lo scorso giugno privilegia i progetti che vanno in questa direzione: "Il tema della fruizione dei servizi ha rappresentato uno dei cardini centrali e centinaia i progetti presentati con idee che sfruttavano il digitale in maniera innovativa".
Il monito di Andrea Mascetti: "Con digitale memoria sempre meno allenata"
Per il Commissario di Fondazione Cariplo è necessario che il settore culturale impari a convivere con quello che, soprattutto post Covid, è un mondo che appare sempre più digitalizzato. Le risorse del Pnrr, se ben utilizzate, possono dare sicuramente impulso alla trasformazione. "L'importante - sottolinea Andrea Mascetti - è fare attenzione a non prendere scorciatoie e affidarsi troppo alla 'téchne'". Oggi, grazie al web, l'accesso a qualsiasi tipo di informazione è a portata di smartphone e le persone stanno perdendo la loro capacità di mantenere allenata la memoria: "Il fatto di riuscire a salvare e avere così sempre a disposizione tutta una serie di infiniti dati è un fenomeno straordinario - spiega - ma se non si è in grado di capire e analizzare il contesto la ricerca è destinata a rimanere un esercizio fine a se stesso". La techné non è una "divinità neutra, ma invasiva", avverte Andrea Mascetti. Basti pensare a come ha modificato i rapporti personali o lavorativi. E in un Paese come l'Italia, tra gli ultimi in Europa per numero di lettori, il fenomeno della digitalizzazione rischia di avere effetti antropologici incredibili.
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