E’ stato un vero red carpet a Sezze del grande cinema italiano e internazionale andato in scena nelle location di Auditorium San Michele Arcangelo e Museo Archeologico, dove si è svolta la quarta edizione del Sezze Film Festival dal 31 marzo al 2 aprile, dedicato a cortometraggi, lungometraggi, videoclip musicali, documentari e web series.
“Siamo contenti della buona riuscita della quarta edizione del festival; ringraziamo per le tante presenze e opere in concorso di qualità” dichiarano Stefano Madonna e Alfonso Chiarenza, direttori artistici della kermesse che ha visto premiati non pochi grandi nomi legati al mondo delle immagini in movimento”.
Nella sezione cortometraggi, i premiati sono stati Gianfranco Gallo e Paolo Gasparini come miglior attore protagonista per Mami Wata e Lockdownlove.it, Sara Baccarini miglior attrice protagonista per La notte di marzo, Miriam Candurro miglior attrice non protagonista per Pure Love, Alessandro Bernardini miglior attore non protagonista per Lockdownlove.it, Tre visi e I pedoni tra le nuvole su aggiudicano il premio miglior produttore, Pure Love alla sceneggiatura, Palla il pelo alla miglior fotografia, Providence per il montaggio, Antimo di Emiliano De Martino come miglior opera prima e infine Lockdownlove.it di Anna Marcello, conquistatosi i riconoscimenti al miglior short e alla migliore regia.
Fra le presenze importanti quella di Federico Scardamaglia della Compagnia Leone Cinematografica che riceve il premio come miglior documentario per “Fellini, io sono un clown” diretto da Marco Spagnoli e una menzione speciale per la sua carriera artistica.
Nella sezione lungometraggi, i premiati sono Ginevra Francesconi come miglior attrice protagonista per Regina e Andrea Muzzi come migliore attore protagonista per All’alba perderò. La miglior regia e il miglior film sono stati ricevuti da Alessandro Grande per Regina.
La miglior Web Series è Edge di Jean Luc Servino che riceve anche una menzione speciale per Giovanni Caso come attore protagonista. Il miglior videoclip musicale viene ricevuto da Xenia di Marianna Bregni.