Le Acli di Arezzo hanno avviato il percorso verso la costituzione dell’Unione Sportiva Acli. Questo ente è operativo a livello nazionale nella promozione di attività motorie, ludiche e sportive con il coinvolgimento di quasi settecentomila soci in tutta la penisola, con una rete che è già ramificata in numerose province italiane e che arriverà ora anche sul territorio aretino. Il progetto troverà concretizzazione nel mese di marzo quando verranno gettate le basi dei programmi e quando, attraverso il coinvolgimento di alcune realtà sportive locali, verranno strutturati gli organigrammi dirigenziali del prossimo quadriennio che saranno ufficializzati venerdì 1 aprile con il congresso costitutivo dell’Us Acli Arezzo.
Sport, sociale e formazione sono le tre parole chiave che guideranno l’attività di questo ente di promozione, facendo affidamento anche sul coinvolgimento dei trentasei circoli in tutta la provincia che permetteranno di condurre un’azione mirata nei piccoli centri abitati. In quest’ottica, il primo impegno sarà orientato verso l’organizzazione di eventi e di manifestazioni promozionali rivolti ai bambini e ai ragazzi per valorizzare le attività sportive come strumento di ricreazione, di educazione, di aggregazione e di salute per ogni età e per ogni condizione, oltre che di inclusione per le persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale. Un parallelo impegno sarà orientato anche verso la formazione e l’aggiornamento di operatori e di figure professionali dello sport, andando così a fornire assistenza e consulenza per leggi e normative in materia sportiva per la tutela del diritto allo sport di tutti e per il riconoscimento dello sport come elemento irrinunciabile nella costruzione di un nuovo welfare. Una particolare attenzione sarà rivolta ai servizi previsti per le associazioni attraverso i benefici collegati al tesseramento e rivolti, ad esempio, alla tutela assicurativa e alla promozione della tutela sanitaria. «L’Us Acli - spiega Luigi Scatizzi, presidente provinciale delle Acli, - è diffusa a livello capillare sull’intero territorio nazionale, dunque ci sembrava doveroso avviare questa esperienza anche ad Arezzo. L’intenzione è di utilizzare lo sport come ulteriore occasione per declinare i valori di integrazione, inclusione, attenzione agli altri, educazione e sviluppo della vita sociale che caratterizzano l’identità delle Acli, con l’ambizione di creare una rete capace di coinvolgere tecnici, atleti e dirigenti locali».