Il tema dei lavori è stato introdotto dal Vice
Presidente dell’Associazione Netcoa, che rappresenta le imprese e startup
innovative, Raffaello Dinacci, che ha invitato gli illustri partecipanti a
rappresentare le proprie idee e proposte per un utilizzo etico dei fondi
provenienti dal PNRR – Piano Borghi.
Il Sindaco Achille Lanfranchi del Comune di Fortunago,
borgo storico dell’ oltrepò pavese, nella sua duplice veste di Vice Presidente
dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” ha sottolineato come il PNRR possa essere uno strumento su
cui far leva per risollevare le sorti di centinaia di piccoli “borghi d’Italia”
che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado, a causa di una
situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano
intorno al movimento turistico e commerciale.
Ha, altresì, rilevato che per raggiungere tale
obiettivo è necessario attirare i giovani per far sì che anche nuove iniziative
imprenditoriali possano realizzarsi nel rispetto tra cultura e tradizioni
locali.
Il dott. Dinacci ha rimarcato tale aspetto,
evidenziando che circa 200 milioni del Piano Borghi sono destinati a favore
delle micro-piccole imprese che vadano a popolare questi luoghi in chiave
economica, creando, quindi, attività che siano produttive in termini di
redditività ma che allo stesso tempo siano sostenibili, recuperando il
territorio ed i suoi valori caratterizzanti.
Ed è proprio sulla necessità della ripopolazione,
elemento fondante del Piano Borghi, così come rappresentato dal Ministro
Franceschini, che il Sindaco Vincenzo Lacopeta di Craco, piccolo comune della
provincia di Matera, ha delineato le esigenze di carattere strutturale
necessarie per il ripristino di un’area che, a causa di una frana, ha subito un
erosivo spopolamento, depauperando l’intero patrimonio umano.
Il suo sforzo, così come quello dei suoi predecessori,
nonostante l’esodo forzato, ancora oggi permette a Craco di essere annoverata
nella prestigiosa lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.
Matera
Capitale della Cultura 2019, che dista circa 50 km, ha certamente influito
nell’attrarre nuovi visitatori italiani e stranieri e le caratteristiche
morfologiche di Craco hanno attirato l’attenzione di produttori e registi
destinandolo così anche a set cinematografico.
Il
Sindaco Lacopeta, però, tende a precisare che la vera sfida è ripopolare il
centro.
Ed è qui che il dott. Dinacci si sofferma sul
prioritario ruolo che riveste la cultura, quale fattore trasversale in tutte le
politiche del territorio, con cui è possibile rafforzare il sistema economico
locale riprendendo i principi della sostenibilità per attrarre servizi e
valorizzare prodotti, saperi e tecniche del territorio.
Esigenza questa che il L.I.C.I. affronta
all’interno del suo ecosistema e dei modelli che, attraverso i suoi partner,
delinea per orientare e valorizzare le expertise e le competenze coinvolgendo
il mondo accademico e stakeholder, per la declinazione di un modello di impatto
sociale.
L’esigenza di un approccio etico alle risorse del PNRR
così come ad altri piani e fondi collegati che parlano a favore della rinascita
imprenditoriale dei territori, è molto sentita anche dal Sindaco Luigi Spiganti
Maurizi del Comune di Visso, centro montano che vanta un passato ricco di
storia, duramente colpito dal sisma del 2016.
L’Amministrazione Comunale ha dato priorità alla
ricostruzione per rendere nuovamente Visso un luogo collegato ed ospitale e che
potesse continuare a vivere attraverso il suo patrimonio storico,
paesaggistico, artistico e culturale.
Detentori di un vasto archivio storico composto di
importanti manoscritti, tra cui il celebre sonetto “L’Infinito” di Giacomo
Leopardi, maggior poeta dell’800 italiano,
il Sindaco Spiganti evidenzia come Visso sia impegnata a voler attrarre
nuovamente giovani leve sul territorio per rinvigorire il turismo, l’artigianato,
le produzioni locali, attraverso lo sviluppo di una cultura di impresa foriera
di nuove opportunità e posti di lavori.
Il dott. Dinacci, condividendo
tale visione, che richiama i principi del LICI, evoluzione ed ecosistema che
pone al centro tra innovazione ed impresa la cultura, ha sottolineato che i
sostegni di cui al PNRR Borghi sono da intendersi un volano e proprio per
questo è prevista la cumulabilità con altri strumenti e misure; una tra queste,
di grande impatto e con una ricaduta diretta, Resto Qui, gestita da Invitalia
di cui Netcoa è partner – SIS Sistema Invitalia Startup.
Il Sindaco Ferdinando Palazzo
del Comune di San Giovanni a Piro della provincia di Salerno, ha trasferito in
quell’ottica di open innovation ai colleghi intervenuti le expertise che un
piccolo Comune di circa 4000 abitanti ha realizzato anche attraverso
l’importante contributo scientifico del mondo accademico.
San Giovanni a Piro, infatti,
non è soggetto a spopolamento ma mantiene in modo costante la sua popolazione da
circa 30 anni.
Realtà inserita nel parco del
Cilento e della relativa area marina protetta, il Comune ha ottenuto diversi
riconoscimenti internazionali tra cui quello dell’Unesco per la dieta
mediterranea come patrimonio immateriale.
Il turismo - precisa il Sindaco - non può fare a meno
della cultura e la cultura non può fare a meno della agricoltura.
Per il PNRR Borghi, inoltre, il
Comune punta ad un progetto per la creazione di un Museo e di un percorso di
carattere pittorico culturale inneggiante alla libertà che caratterizza e fa
rivivere la frazione di Bosco, distrutta dai moti dei Borbone del 1828.
L’innovazione, però, è il
“Comune Imprenditore”, percorso già iniziato, che mira alla creazione di un
caseificio comunale, che sta coinvolgendo gli imprenditori del territorio
attivi nella filiera per un progetto di diffusione e valorizzazione delle
tradizioni autoctone producendo prodotti doc/dop.
Il Vice Presidente, quindi, nel
ribadire il concetto di volano economico del Piano Borghi, rappresenta la possibilità
di poter accedere anche ad altre misure per lo sviluppo economico sociale
territoriale, come dalla proposta del Sindaco Palazzo, ed, in particolare, in considerazione della
localizzazione l’opportunità di usufruire di un programma specifico, Cultura
Crea, per la valorizzazione della cultura e della filiera ad essa collegata
gestito dall’agenzia x per gli investimenti Invitalia.
Il Sindaco Alessandro Caiazzo
del Comune di Buccheri della provincia di Siracusa, già richiamato dal Vice
Presidente dei Borghi più belli di Italia per la sua giovane adesione
all’Associazione e le peculiarità del suo Borgo, si è soffermato anche egli sul
PNRR quale debito da sfruttare in
maniera etica per garantire il futuro dei giovani, sottolineando che non è
l’unico strumento; pertanto, il suo utilizzo deve essere correlato ad una
pianificazione che integri il territorio
e la sua sostenibilità per offrire servizi di qualità ed attrattivi al turismo
ed alle imprese.
Di fatti, il Comune ha attivato
un partneriato pubblico privato con gruppi di azione locale per la creazione di
strutture turistiche ricettive; mentre per il ripopolamento sta utilizzando
misure incentivanti per il trasferimento della residenza nel Comune.
Ed è proprio con questa visione
che si è inteso affrontare il gap digitale con la partecipazione del Comune a
bandi relativi all’utilizzo della rete fibra per le connessioni internet.
Coinvolgere, quindi, le
associazioni ed organizzazioni culturali che operano sul territorio è
prioritario affinchè i turisti possano godere del patrimonio storico
naturalistico.
Da questa azione di open
innovation è emersa, quindi, la necessità di approcciare al PNRR con un’ottica
di sviluppo locale e sociale del territorio, rispettando le radici culturali e
le tradizioni di cui sono inestimabile
tesoro culturale, sociale ed economico i Borghi di Italia.
Si ringraziano tutti gli
ulteriori Comuni che hanno manifestato interesse a questa iniziativa di Netcoa
– Lici su questa attuale tematica.
Fonte notizia
www.netcoa.it 2022 01 31 pnrr-borghi-comuni-la-tavola-delle-imprese