Ho raggiunto telefonicamente Simone Barotti. Il cantautore romano, nonostante la pandemia, quest'anno ci ha regalato due bellissimi singoli. A Marzo "Amami da ora" ha spopolato su Spotify raggiungendo risultati lusinghieri anche in radio e nei dati di download. A settembre invece la sua prima cover ufficiale "Gimme More" è schizzata al primo posto della classifica Itunes Italia nella sezione Jazz.
Lui ha sempre una voce rassicurante di chi sembra aver lavorato a lungo per raggiungere i suoi obiettivi lavorativi e personali e mi accoglie con il solito entusiasmo (non è la prima volta che lo intervisto).
"Paola è un piacere risentirti" esordisce.
Ma stavolta non voglio trascrivere quello che ci siamo detti semplicemete perchè mai come in questa chiaccherata ho capito cosa distingue una persona comune da un'artista. E Simone non è una persona come tutte. E non perchè nonostante i mille traguardi raggiunti lui non faccia mai riferimento a nulla e si consideri un privilegiato ogni volta che noi giornalisti mostriamo interesse per quello che fa. Non per le bellissime canzoni che ci ha regalato in questi ultimi 10 anni. Non perchè i suoi testi siano di una delicatezza poetica unica.
Ma perchè conversare con lui è come aprire uno scrigno. Ogni parola che pronuncia ha un significato preciso, mai casuale a tratti quasi spiazzante.
Gli ho chiesto come trascorrerà il Natale e cosa significhi per lui... :"Il Natale? E' una festa bellissima! E' un momento di raccoglimento dove guardiamo le persone che amiamo negli occhi e ci sentiamo parte dello stesso abbaraccio. C'è bisogno delle ricorrenze secondo me. Si fa un po' il punto della situazione su quanto abbiamo costruito ed a volte su quanto dobbiamo ancora costruire. In sè il Natale ha un significato molto profondo. E poi con la mia famiglia l'ho sempre vissuto con grande gioia"
Non perde il sorriso neanche quando accenna alla recente scomparsa della mamma ... "Provo ad essere sempre felice nonostante tutto. Voglio che chi amo possa prendere forza ed esempio. La felicità è uno stato mentale. E' il rendersi conto di quante cose meravigliose abbiamo intorno. Se lavori con tenacia le cose arrivano, le raggiungi. La meraviglia arriva."
Mi ha raccontato poi dei mille progetti per il prossimo anno, del desiderio di tornare a suonare live (l'anno prossimo voglio stare sempre sul palco!!!...).
Io vi lascio nel link il video di un suo brano "A cuore spento" che a me fa venire le lacrime agli occhi ogni volta.
Datemi retta. Ascoltate questo pezzo ed altri suoi brani. Fatevi un'idea.
La mia è di un ragazzo e artista davvero speciale.
Paola Lermani
