Mai come ora, complice la pandemia e i periodi di isolamento forzato, abbiamo compreso il valore delle relazioni. Che siano reali o virtuali, poco importa, è necessario che ci siano. E proprio in questo momento, in cui l’e-commerce è entrato a pieno titolo nella vita di ciascuno di noi, crescendo in maniera esponenziale proprio durante il periodo di lockdown, rivoluzionare il modo di fare acquisti online, in funzione di una maggiore empatia, un po’ come accade in un negozio reale, è l’idea innovativa di due imprenditori italiani poco più che trentenni che hanno dato vita a Bazar: il primo commesso virtuale. Dotato di una intelligenza artificiale sviluppata ad hoc da un team di esperti del settore, Bazar potrà relazionarsi con il cliente, comprendere le sue esigenze, dare consigli per soddisfare al meglio i suoi bisogni. Inoltre, ricorderà ogni conversazione, creando un rapporto esclusivo, unico, empatico e personalizzato.
“All’interno di Ciaobazar.com, e-commerce Marketplace che
sarà presente in tutta Europa con più di 100 mila prodotti in pronta consegna e
spedizioni a partire da 24h e con dei prezzi inferiori a qualsiasi altra
piattaforma di vendita, il cliente verrà accolto da Bazar, un simpatico
commesso virtuale che lo assisterà durante gli acquisti” - spiega Daniele Vella, Co Founder del progetto - “Il
robot ‘volerà’ durante lo scrolling del sito web e quando il cliente lo vorrà,
potrà interagire con lui tramite chat e ricevere tutte le informazioni di cui
necessita. Bazar è un prodotto di intelligenza artificiale in grado di
istaurare un rapporto attivo ed empatico con ciascun cliente. Ma non solo,
potrà comprendere le sue necessità, i gusti e gli interessi, in modo da
soddisfare al meglio i suoi bisogni, facendogli risparmiare inutili ore di
navigazione”.
Bazar inoltre, avrà la
capacità di memorizzerà ogni conversazione avuta e, con le informazioni
immagazzinate, darà vita a una relazione esclusiva e personalizzata tanto da
arrivare anche a scherzare ed ironizzare con il cliente stesso.
Il robot è sviluppato con motore grafico che gli permette di prendere
vita come se fosse in un videogioco o film 3D in tempo reale, il consumatore in
questo modo potrà sollecitarlo, spostarlo e così via.
“Bazar è un
approccio totalmente nuovo, anche rispetto al classico commesso - spiega
Marcello Pellegrini l’Co Founder Marcello Pellegrini - Può capire, ad
esempio, se una persona abita da solo o convive e in base a questo ordina la
presentazione dei prodotti secondo specifici criteri. Qualora un cliente fosse
single e stesse cercando una lavatrice, Bazar presenterà prima le lavatrici
piccole, poi quelle con una capienza superiore, proponendo inoltre altri
prodotti che potrebbero essere confacenti alle esigenze del consumatore. La cura verso il cliente finale sarà ai
massimi livelli, con live chat, post assistenza e aggiornamenti di stato
sull’ordine con messaggi automatizzati tramite whatsapp. Inoltre
nell’e-commerce Marketplace è in sviluppo anche il FeedBazar (social interno in
arrivo prossimamente) dove i clienti potranno condividere recensioni, foto, video-recensioni
in cambio di BazarPoint e popolarità all’interno del sito web”.
CiaoBazar.com sarà sviluppato in
maniera eccelsa non solo per i clienti finali ma anche per i seller, ovvero
i venditori che offriranno i loro prodotti nella piattaforma.
Il commesso virtuale, Bazar, è nato ad Electrono, un
mondo virtuale dove tutti i robot vivono per creare e vendere prodotti a pochi
esseri umani che hanno conoscenza del pianeta stesso. Bazar incomincerà a
spedire prodotti sulla terra in maniera diretta in modo che i prezzi non
subiscano speculazioni da parte di quei pochi soggetti che controllano il fiorente
mercato dell’e-commerce.
Nell’ultimo anno e mezzo, l’universo
degli acquisti online, ha avuto una diffusione capillare su scala mondiale come
dimostra il report di Salesforce Shopping Index. Nei primi tre mesi del 2021 è
cresciuto del 58%, facendo segnare un +17% rispetto allo stesso periodo nel
2020, anno in cui il suo valore è stato di 48,25 miliardi di euro. Comprare
on-line è diventato oramai un fenomeno di massa ed è necessario quindi che si
adegui sempre più alle esigenze emotive delle persone, aprendosi a un approccio
maggiormente empatico e umanizzato.