Società del capitalismo e postmoderno. Nel saggio edito da Federico Motta Editore e scritto da Gaetano Chiurazzi si vuole approfondire questa tema attuale e forse poco studiato nelle scuole.
Federico Motta Editore: il saggio di Gaetano Chiurazzi
Nel saggio scritto dal professor Gaetano Chiurazzi ed edito da Federico Motta Editore si parla di postmoderno, ovvero di quella corrente filosofica legata alla condizione antropologica e culturale che è risultata dalla crisi e dall'epilogo della modernità nelle società capitalistiche. Il filosofo Jean-Francois Lyotard, autore di La condition postmoderne, sembra essere stato il primo ad aver introdotto il concetto di postmoderno nel dibattito filosofico, identificandolo come uno degli effetti innescati dai nuovi mezzi informatici sul sapere. Nella spiegazione di Lyotard, citata da Chiurazzi, si afferma che la parola postmoderno "è corrente nella letteratura sociologica e critica del continente americano. Essa designa lo stato della cultura dopo le trasformazioni subite dalle regole dei giochi della scienza, della letteratura e delle arti a partire dalla fine del XIX secolo".
Federico Motta Editore: il postmoderno in Italia
La corrente del postmoderno non è limitata solo alla sfera filosofica, bensì riguarda anche gli ambiti delle arti, dell'architettura e della letteratura. In Italia, come ricorda Gaetano Chiurazzi nel suo saggio per Federico Motta Editore, trova la sua massima espressione nella figura di Umberto Eco, noto filosofo e scrittore italiano di fama internazionale, nonché collaboratore della Casa Editrice milanese. In un paragrafo del saggio Postille a Il nome della rosa (1983), riportante il titolo "Il Postmoderno, l'ironia, il piacevole", l'autore spiegava che il post-moderno "è un termine buono à tout faire" e che a ogni epoca corrisponde il proprio "post-moderno", dal momento in cui "il passato ci condiziona, ci sta addosso, ci ricatta".
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