“Siamo molto soddisfatti dei riscontri ricevuti dai diversi workshop organizzati per dare alle aziende associate l’opportunità di presentare le loro collezioni a/i 22/23 oltre i confini Italiani. Le sei tappe che hanno scandito questo yarn tour 2021 sono state un oggettivo successo, non solo per numero di espositori che hanno creduto nella nostra proposta prendendovi parte, ma anche per la considerevole affluenza di visitatori. Il 2021 doveva essere l’anno della ripartenza e così è stato, nonostante ci sia ancora molto da fare: per questo stiamo già pianificando una serie di nuove iniziative da realizzare nel breve-medio periodo. Le filature che hanno aderito ai workshop di questa stagione e le presenze nei diversi stand ci lasciano ben sperare per l’immediato futuro, oltre ad essere il segnale tangibile del valore di questi progetti; come testimoniato peraltro dalla conferma della collaborazione con ICE estesa anche alla nuova tappa di New York e con il Centro Estero per l'Internazionalizzazione Piemonte (Ceip), per il Workshop a Tokyo”.
Commenta così Federico Gualtieri, Presidente del Consorzio Promozione Filati, i risultati delle presentazioni organizzate da “Feel The Yarn”(brand sotto la cui egida ricadono tutte le iniziative di CPF, ndr) a Copenaghen (15 giugno), New York (27/28 luglio, organizzata da ICE), Shenzhen (6/7 settembre), Parigi (8/9 settembre, organizzata da ICE ), Londra (14/15 settembre) e Tokyo (12/13 ottobre) con un duplice obiettivo: permettere alle filature e ai maglifici di mostrare le proprie realizzazioni a buyer, designer e addetti ai lavori internazionali e sostenerli nel riannodare le relazioni commerciali, negli ultimi 18 mesi gestite da remoto.
Proprio con questa finalità, per l’anno in corso, alle location tradizionali come Parigi, Shenzen e Tokyo, dove nelle precedenti stagioni CPF aveva già organizzato spazi espositivi, si sono aggiunte due nuove mete – New York e Londra – con esiti di valore in termini di partecipazione: 30 filatori e 160 visitatori a New York e 28 espositori (filature e maglifici) e 80 visitatori a Londra. A sottolineare l’interesse che i mercati del mondo hanno dimostrato per i player del comparto filati italiani sono anche i dati riguardanti le altre mete dello yarn tour: se le 25 filature che sono intervenute al workshop di Copenaghen hanno potuto infatti ricevere nei loro stand 85 ospiti in una sola giornata, le 35 aziende che hanno partecipato invece al meeting di Parigi hanno incontrato 140 persone interessate a visionare ed acquistare le loro collezioni. Da segnalare sono anche i significativi feedback asiatici: 560 presenze complessive tra Tokyo (27 filature presenti e 300 visitatori) e Shenzen (20 filature e 260 visitatori).
Proprio per accorciare le distanze tra le aziende italiane e la Cina, dimostratasi sensibile ed attenta alle realizzazioni degli associati CPF, il Consorzio anche in questo caso in collaborazione con ICE, ha promosso un nuovo tool di comunicazione e visibilità: WeChat. “Abbiamo subito compreso che questa piattaforma, che integra strumenti di messaggistica con le funzioni proprie dei social media, avrebbe potuto rappresentare una porta di ingresso importante per far conoscere l’universo Feel The Yarn ai professionisti del settore maglieria cinese, diffondendo le iniziative e gli eventi che ci vedono in prima linea. Inoltre avrebbe potuto fare da volano anche alle nostre aziende associate, essendo questa App molto utilizzata nel Paese. Approdarci con una pagina nominale Feel the Yarn ci è sembrato dunque un passaggio corretto da fare, sia per strutturare la nostra presenza in chiave internazionale, sia per intercettare i player del settore più giovani, che possono rappresentare un bacino di confronto di sicuro interesse anche per le nostre aziende”, spiega Federico Gualtieri.
Forte di questa consapevolezza e tenendo fede alla strategia di digitalizzazione strutturata negli ultimi anni, CPF, oltre ad aver aperto l’account ufficiale “FTY” ha anche adottato la funzione “Mini Programs”. Sfruttando questa applicazione interna a WeChat, le aziende del Consorzio che hanno aderito al progetto hanno avuto ulteriore eco grazie a specifiche sezioni dove presentarsi in chiave istituzionale e mettere la lente sui 10 prodotti di punta delle proprie collezioni, con relative composizioni e specifiche tecniche. A corollario i contatti diretti della figura commerciale aziendale di riferimento per il Paese. “Crediamo molto in questo progetto e siamo convinti che le aziende associate che hanno riconosciuto i plus di questa iniziativa registrandosi gratuitamente su WeChat ne avranno sicuramente dei benefici nel breve periodo”.