In uno dei dialoghi del film “L’erba di Grace” di Nigel Cole la protagonista, fissando in viso il co protagonista, gli si rivolge con un perentorio “stai invecchiando”. La risposta è immediata: “non sto invecchiando: sono rughe d’espressione …”
Non ci sono dubbi: le rughe prendono forma là dove il viso, nel tempo, è stato maggiormente sottoposto a sollecitazioni muscolari: così non fosse, grandi artisti come Fernandel e la Magnani non avrebbero pubblicamente difeso e sottratto alle cure dei truccatori i loro solchi rispettivamente generati dall’ilarità e dal dolore dei ruoli interpretati.
Nella “Ballata delle Rughe”, brano edito da Battitorumore di Alberto Rapetti, il tempo è legato alle generazioni di chi era trenta/ventenne negli anni 70, dopo che i movimenti del 68 avevano fatto presa tra le giovani generazioni: come sono, oggi, le loro rughe?
https://www.youtube.com/watch?v=2a_ne1OCrVI
Il video, con la sapiente regia di Ludovico Chincarini (Orango Film) e la co-produzione di Paolo Rossi Pisu (Genoma Film), racconta la storia di una coppia che ha saputo resistere alle intemperie degli anni dell’ideologie e del piombo grazie a “ricami di poesia appassita” e “pezzi di buon umore” venduti a buon prezzo …
E’ così che la dolcezza di Gloria Busti e il sorriso di Andrea Fornalè vanno a disegnare la raffinata metamorfosi dei loro volti fondendosi alla matura bellezza di Bianca Soligo e all’intensa espressività di Walter Prearo.
Le rughe peggiorano è vero, ma se sono il risultato del saper essere autoironici e del saper ancora indignarsi per l’ingiustizia, ben vengano: si è rimasti giovani dentro a tal punto da poter ancora gustarsi i prodotti notturni di un paninaro di periferia …
Una considerazione del regista, Ludovico Chincarini: “Questo pezzo per me è una dichiarazione d’amore senza tempo, una celebrazione della nostalgia, il coraggio cinico e pragmatico di guardarsi in faccia oggi e di guardare indietro. Soprattutto è la certezza di ritrovarsi negli occhi di chi ti accompagna in questa danza”.
BIOGRAFIA BIFO
Da molto tempo Bifo naviga nel sottobosco del teatro canzone e della canzone d'autore contaminata da Jazz, Rock & Blues; alle sue spalle otto lavori discografici, due dei quali (“Il sogno che Avanza” e “Niente di nuovo sotto il sole - Canzoni liberamente tratte dal Libro dell'Ecclesiaste") insigniti, rispettivamente, del premio Rugantino per la Canzone d’Autore “Luciano Beretta” IV° Edizione e del Premio Poesia e Canzone d’Autore “Lorenzo Calabrese”, XXX° Edizione.
La sua carriera non è però solo centrata sull’ auto produzione, ma spazia ad esperienze che vanno dal contesto popolare del “Canzoniere Veronese” a quello multietnico dell’Orchestra “Mosaika”, passando attraverso il Progressive della Sarabanda e dei Second Round e continuando a “strizzare l’occhio” alla “madre di tutte le musiche” grazie all’omonima “BBB” (Bifo Blues Band). Il suo animo “cross over” rimane però sempre fedele alla struttura base della “canzone/ballata” che percorre ispirandosi spesso a narrazioni bibliche, come nel già citato “Niente di nuovo sotto il sole”, a cui seguiranno, rispettivamente tratti dal Cantico dei Cantici, dal Libro di Giobbe e dalla Passione di Giovanni, le proposte di teatro canzone “Il Cantico: il gioco dell’Amore”, “Il dolore fa male … l’amore invece no” e “Il Complotto”. Produzioni queste, proposte nella versione “live” con “navigata esperienza di “on stage” cui Bifo ci ha abituati da tempo … un suo modo di trattare con originalità di linguaggio il materiale biblico, che da anni ha scelto di approfondire con studi rigorosi, per restituirlo alleggerito in realtà di musica – teatro “laico” che, senza rinunciare a suggerire riflessioni alla base della vita dell’uomo, ne tratta col sorriso sulla bocca, con ironia, con il linguaggio della quotidianità anche prosaica e con arrangiamenti tendenzialmente leggeri ove vengono a galla tanti radicati amori di Bifo … ma è soprattutto il teatro-canzone di Gaber ad imprimere il segno più forte …” (Beppe Montresor).
Ma l’ispirazione nasce in Bifo anche dalla vita vissuta, come nel caso della "Ballata delle Rughe" che implacabilmente arrivano sul volto nostro e dei nostri cari. Bifo, uomo (almeno anagraficamente parlando) “maturo”, ha deciso di non ricorrere a soluzioni plastiche, a volte decisamente patetiche, ma ad imparare a conviverci, conscio che peggiorano ogni qual volta la vita ci indigna o ci stupisce: chiaro sintomo, quest'ultimo, di incipiente interiore gioventù.
La “Ballata delle Rughe” è pubblicata dall’etichetta Battitorumore del produttore Alberto Rapetti, con distribuzione Believe Digital. Il singolo, in radio dal 4 giugno 2021, ha raggiunto la Top 10 della classifica Absolute Beginners di Radio Airplay stilata da Rockol, la Top 10 della classifica Emergenti Radio Airplay e Top 20 della classifica Radio Airplay Indipendenti Italiani.
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