Con il nuovo decreto del Governo diventa obbligatorio dal 15 Ottobre l’esibizione del Green Pass sul posto di lavoro per tutti i collaboratori domestici, come anche per i lavoratori pubblici e privati.
Il rischio per chi non rispetta la nuova norma è quello di una sanzione da 600 a 1500 euro.
A chi spettano i controlli?
Così come per il lavoro pubblico, anche per quello privato sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni. Per i collaboratori domestici, colf, badanti e babysitter spetta chiaramente ai familiari dell’assistito il controllo del rispetto della norma.
Vi sono tre problemi che gli esperti del settore evidenziano e da non sottovalutare:
- Molti collaboratori domestici lavorano in nero;
- Molti assistenti familiari si sono vaccinati in estate nel loro paese d’origine, con vaccini non riconosciuti in UE (Vedi Sputnik o Sinofarma..);
- Molti ancora non possono vaccinarsi in Italia.
Cosa succede ai lavoratori che non presentano il Green Pass sul posto di lavoro?
I lavoratori che comunicano di non avere la certificazione verde Covid-19 o che ne risultino privi al momento dell’accertamento sul luogo di lavoro, sono considerati assenti senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del certificato verde, mantenendo il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Tuttavia potrebbe anche scattare il licenziamento dal momento che per il lavoro domestico lo stesso è previsto senza conseguenze per il datore di lavoro.
Il datore di lavoro che ha un collaboratore domestico che vuole assumere ma che non si è ancora vaccinato può inserire nel nuovo contratto di assunzione una clausola a vaccinarsi.
In Italia i collaboratori domestici sono 2 milioni, 920 mila sono regolari e di questi oltre 437 mila prestano assistenza ad anziani e non autosufficienti, anche in regime di convivenza il che pone chiaramente una questione di sicurezza per la salute dei più fragili in caso di rifiuto a vaccinarsi da parte di badanti e colf.
Ora c’è tempo fino al 15 Ottobre per mettersi in regola, motivo per cui molte badanti potrebbero sottoporsi alla vaccinazione così da non rischiare il posto di lavoro.
Fonte notizia
www.adiura-vicenza.it green-pass-per-badanti-colf-e-babysitter