Riattivato e rinnovato il centro A-Rìa per la riabilitazione residenziale dell’Istituto di Agazzi “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti. L’attività di questa struttura era stata sospesa lo scorso settembre per ospitare il reparto extraospedaliero di Cure Intermedie Covid che aveva comportato la conversione degli spazi per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma la recente diminuzione dei contagi ha permesso di terminare questo servizio per conto della Asl Toscana Sud-Est e di procedere verso un ritorno alla normalità.
A partire da lunedì 5 luglio, dunque, sono tornati disponibili i primi sedici posti-letto che saranno rivolti in primis a pazienti che necessitano di ricovero per una riabilitazione intensiva ortopedica e neurologica provenienti dalla stessa Asl Toscana Sud-Est, ma che saranno accessibili anche dalle altre regioni. Nei giorni scorsi, il centro di riabilitazione è stato rinnovato nei presidi a disposizione dell’utenza e riorganizzato in attività e spazi secondo le disposizioni previste per la prevenzione del contagio da Covid19, adeguandosi all’evoluzione della situazione pandemica e dei bisogni socio-sanitari del territorio con l’obiettivo di mantenere un’elevata qualità dei servizi. «Con la cessazione dell’attività di cure intermedie che è stata fondamentale in tutta la fase acuta del Covid - ha commentato Evaristo Giglio, Direttore della Zona Distretto Aretina, Casentino e Valtiberina, - la Asl Tse riattiva i dieci posti letto che ha in convenzione con l’Istituto di Agazzi per la riabilitazione intensiva extraospedaliera per pazienti neurologici e ortopedici. È un’attività importante che nel 2019, anno pre-Covid, aveva registrato un’occupazione del 90% con 3.129 presenze complessive, delle quali 1.388 per pazienti neurologici e 1.741 per quelli ortopedici».
Il centro A-Rìa, diretto dalla dottoressa Alessandra Testa, è un punto di riferimento a livello nazionale per i servizi di riabilitazione extraospedaliera in virtù della presenza di macchinari tecnologicamente all’avanguardia per i diversi tipi di trattamento e di un approccio multi-professionale garantito da uno staff di specialisti tra neurologi, fisiatri, psicologi, fisioterapisti e logopedisti. Questo reparto è orientato al recupero funzionale motorio (in seguito a traumi, fratture o interventi di protesi) e neurologico (in seguito a ictus, emorragie cerebrali o traumi cranici), con la presa in carico del paziente in collaborazione con il medico di medicina generale per il recupero funzionale dopo un evento acuto e con un’assistenza di ventiquattro ore in virtù della presenza di infermieri e operatori socio-sanitari.
Il servizio residenziale è rimasto sospeso per quasi un anno a causa dell’emergenza sanitaria per fare spazio alle Cure Intermedie Covid, anche se nel frattempo l’Istituto di Agazzi ha continuato il proprio impegno nella riabilitazione diurna e ambulatoriale attraverso terapie svolte nell’arco della giornata che non prevedevano il ricovero in struttura. «Quella del 5 luglio - ha aggiunto il dottor Giorgio Apazzi, direttore sanitario dell’Istituto di Agazzi, - è una data importante per la nostra struttura che, dopo aver posto i propri spazi al servizio della comunità per la gestione dell’emergenza sanitaria, inizia il proprio percorso di ritorno verso la normalità, riattivando la pienezza dei servizi di riabilitazione che portiamo avanti da quasi trent’anni e che hanno permesso all’istituto di diventare un punto di riferimento per pazienti toscani e di altre regioni».