“C’erano Rossini, i Calandra e il Castello di Calatubo”, su Amazon sia in formato Kindle che fisico con copertina flessibile, è il terzo libro di Mosby Eugenio Bollani che racconta le avventure tinte di giallo di Francesco Rossini video maker e regista.
Sicilia, settembre 2020, Francesco Rossini con tre suoi amici, Ginevra Corsi, Simona Palmer e Giubbox alias Giovanni Villani, parte da Montanea, Altipiano della Paganella in Trentino e raggiunge la Sicilia a bordo della sua Duster gialla. La sua intenzione è quella di vivere una tranquilla vacanza tra Alcamo, Castellammare del Golfo e Scopello. Ma anche questa volta la realtà lo richiamerà all’impegno. Dovrà con i suoi amici svelare le cause di una morte apparentemente banale, rimanere affascinato dalla bellezza di Palermo attraverso i simboli della sua storia, stupirsi dei misteri del Castello di Calatubo e scoprire un prezioso vino che si pensava perduto per sempre. Tutto grazie a inaspettati incontri, dalla disabilità di Sasà, alla saggia cultura di Angelo La Porta, dalla enciclopedica conoscenza di Enea Anchesini alla musica dei Calandra & Calandra. E anche questa volta i “cattivi” verranno smascherati. E alla fine Francesco scoprirà anche il misterioso passato della sua amata Ginevra.
Questa avventura, tra le tante cose, propone un tributo al mondo dello spettacolo. L’incontro di Francesco Rossini con il gruppo musicale Calandra&Calandra, local hero siciliani, ha voluto dare voce a tutti quei professionisti della musica popolare che è stato uno dei “mondi” più colpiti dal lock-down.
Anche in questo terzo libro con il vostro cellulare potrete inquadrate i qr-code abbinati al libro, per ammirare le voci dei protagonisti e i luoghi dove si svolge l’avventura. I racconti di Rossini parlano di realtà e di esperienze che aiutano a risolvere non solo i “casi” investigativi, ma anche molti bisogni legati alla realtà quotidiana. Buona lettura.
Mosby Eugenio Bollani è nato un 29 febbraio di sedici compleanni fa (li fate voi i conti…). Creativo, videomaker, regista, papà, nonno. Amante delle montagne trentine e dei cannoli siciliani. Nel suo curriculum si leggono nomi di agenzie pubblicitarie, case editrici, emittenti radio televisive. È stato uno dei primi dj delle “prime” radio libere, il primo creativo italiano a fare un videoclip musicale, tra i primi a usare giornalisti come testimonial delle proprie testate. Ha lavorato come buon secondo accanto a famosi imprenditori che si occupavano dalla televisione alle t-shirt. Ha realizzato spot per il sociale, per delle robe da vestire e anche da mangiare. Ha seguito tre Sanremo per la prima radio italiana in televisione. Ha realizzato video reportage su opere no-profit dall’Argentina alla Sicilia, ha firmato la regia di un docu-film su Pavarotti e su opere teatrali con protagonisti abili e disabili. Crede che si debba sempre imparare qualcosa di nuovo…