“Errore mondiale” (testo e musica di Erika Giannusa, arrangiamento di Erika Giannusa e Simone del Freo) è una canzone d'amore che racconta con disincanto ed ironia una sua esperienza autobiografica: si tratta di una relazione d'amore con una differenza di età, fatta rivivere attraverso le parole ed i ricordi.
Il testo della canzone nasce di getto, dopo aver sognato la canzone nella sua interezza , ed essersi recata immediatamente al pianoforte per scriverla. Questo testo è quasi una metabolizzazione di un suo vissuto, fatta a distanza di molti anni dall'evento.
Proprio perché ha un immaginario onirico, questa canzone si evolve come un flusso di coscienza; come un transfert di sensazioni incontrollate che nella musica assumono un ordine.
Dice Erika: “Non ho cercato di raffinare l'idea di partenza del testo, perché ho trovato che contenesse un insieme di emozioni diverse e contrastanti che forse a mente lucida non avrei saputo rendere altrettanto bene che come appena sveglia da un sogno: C'è la nostalgia, Il sarcasmo, la consapevolezza, la disillusione, la freschezza di un amore ingenuo ma al tempo stesso passionale, la delusione dopo la fine di un amore”.
In questo testo ci sono veramente molte delle frasi che si è sentita pronunciare, ma ci sono anche delle sue supposizioni su come queste stesse frasi che venivano rivolte a lei, potessero essere rivolte ad altre persone e venire “riciclate”, riutilizzate con poca originalità o poche variazioni sul tema .
Per questo ha cercato di ironizzare, chiamando il Lui della canzone “Poeta Montale” ma denominandolo al tempo stesso “Errore Mondiale”. Ha scelto Montale come poeta da nominare nella sua canzone, solamente per le alliterazioni e le assonanze che il suo nome aveva con la parola mondiale.
Naturalmente l'espressione comunemente usata è “Errore madornale”, ma ha voluto renderla più ridicola modificandola, esasperandola e dandole un carattere di universalità: Il suo modo di ridere di se stessa e degli altri, a scopo catartico.
Il Lui della canzone è una personificazione dell'Errore che diventa duplice perché sempre commesso da ambo le parti, quando una relazione d'amore termina.
Come potrà rilevare qualche appassionato di poesia, questa canzone contiene diverse figure retoriche: ecco perché è stato per Erika naturale pensare di citare il nome di un poeta, ed ecco perché ritene che le canzoni possano essere un'altra forma di poesia, forse quella che oggi è più apprezzata e conosciuta.
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