Un omaggio al grande Wes Montgomery rivisitato in una chiave moderna, personale, che va ben al di là dell’imitazione. Wes or No è il nuovo disco in trio di Simone Basile che esce il 6 marzo 2021 per l’etichetta Emme Record Label. Un progetto che rappresenta una sfida personale e soprattutto un tributo originale ad un grande artista che ha accompagnato il chitarrista pugliese in tutta la sua formazione musicale. Wes Montgomery, infatti, ha scritto alcune delle più grandi pagine della storia del jazz, contribuendo ad elevare uno strumento come la chitarra, in precedenza utilizzato quasi solo come accompagnamento. Questo confronto, però, non scade nella pura e semplice imitazione, ma diventa un vero e proprio banco di prova per cimentarsi con alcuni grandi brani della tradizione che, rivisitati con intelligenza, acquistano una luce nuova, diversa. La musica, del resto, è in continua evoluzione, ma dal momento che alcuni brani restano impressi nella storia, confrontarsi con loro diventa fondamentale per una crescita interiore. In questo modo passato e presente, innovazione e tradizione si incontrano per generare sempre qualcosa di nuovo, nonostante i brani siano stati scritti circa 50 anni fa. La formazione che ha preso parte alla realizzazione di questo disco è completata da Manrico Seghi all'organo hammond e Giovanni Paolo Liguori alla batteria: due musicisti eclettici, amanti della tradizione che hanno dimostrato subito entusiasmo nel prendere parte a questo progetto.
Il brano che apre il disco è Jingles, quello che senza dubbio mantiene una poetica più simile all’originale, dove spicca un bel solo di hammond suonato da Manrico Seghi. Full House si presenta con una ritmica più decisa e determinata e con una grande coesione tra gli strumenti che mette in risalto l’interplay. Il riarrangiamento di Leila è minimale e valorizza ancora di più la chitarra che diventa protagonista anche nelle linee melodiche che sostituiscono quelle dei fiati. Monk’s Shop viene riproposto con una ritmica completamente diversa, più distesa e rilassata rispetto a quella che troviamo nelle registrazioni di Montgomery. Fried Pies rispecchia molto la poetica dell’originale, anche se è contaminato da un suono moderno, brillante che ne mette in risalto la composizione. Dearly Beloved, invece, è un brano che acquista una luce diversa e rispetto alle registrazioni di Montgomery diventa più cadenzato, meno frenetico e più “swingante”. Anche S.o.S, in questa formazione in trio, valorizza senza dubbio la chitarra che sostituisce i fiati e diventa sempre di più lo strumento protagonista a livello melodico. Mi Cosa, brano che chiude il disco, si presenta con la stessa poetica dell’originale ma con un suono brillante ed incisivo. Wes or No, dunque, è un confronto con un grande artista della storia del jazz da cui fuoriesce un suono brillante e moderno che ben si adatta alla tradizione.
Spotify
https://open.spotify.com/album/0r3Nkp2NI7AC9ZOmwAuZi4?si=P_imVYU0SDCmi9toxbzggg
Release
http://www.emmerecordlabel.it/release/wes-or-no/
Tracklist
Jingles
Full House
Leila
Monk’s Shop
Fried Pies
Dearly Beloved
S.o.S
Mi Cosa