Avvocati, architetti, ingegneri, medici, commercialisti. Ma anche fotografi, wedding planner, idraulici, esperti di sicurezza sul lavoro, personal trainer, psicologi, influencer.
Sono moltissime le categorie professionali che traggono ogni giorno beneficio dalla presenza online. Internet, infatti, non è solo Facebook, Twitter, Instagram o Amazon, ma anche un importantissimo strumento di lavoro, ormai irrinunciabile. Avere un sito web professionale è condizione fondamentale per trovare sempre nuovi clienti ed espandere il proprio business. Ma quali sono le caratteristiche che un sito web professionale deve avere? L’abbiamo chiesto a Marco Loprete, esperto web designer che ha aiutato tantissimi professionisti a migliorare la propria presenza online.
“Anche nell’era dei social, il sito internet per un professionista è una vetrina fondamentale”, spiega Loprete, che ha una web agency a Pescara ma segue progetti in tutta Italia. “Lo spiego a tutti i miei clienti: la propria presenza online necessita di un sito internet ben confezionato e ricco d’informazioni”. Ecco, appunto: quali sono le caratteristiche che distinguono un sito web ‘buono’ da uno ‘cattivo’?
“Tanto per cominciare, la qualità del progetto grafico. La diffusione di piattaforme che facilitano la creazione di siti web come Jimdo, Wix, lo stesso Wordpress.com, non deve far dimenticare che il graphic design è una forma di comunicazione. Progettare graficamente il sito è un lavoro
delicatissimo, richiede professionalità, competenza, attenzione al particolare. Affidarsi a un professionista permette di ottenere progetti web belli e funzionali. Le due cose devono andare di pari passo!”.
Riguardo i contenuti? Meglio un sito scarno, essenziale, o un ricco? “Less is more, dice il detto. Tuttavia, nel caso di un sito web professionale, meglio non esagerare. E’ importante fornire tutte le informazioni sui propri servizi, il curriculum, i contatti”, spiega Loprete. “Anche qui, i contenuti vanno curati. Devono essere scritti in un buon italiano, professionale ma scorrevole, evitando il ‘burocratese’ o, al contrario, le scivolate tipiche dell’italiano parlato. Va bene cercare di stabilire un contatto empatico con il potenziale cliente, ma attenzione a far passare un messaggio di scarsa professionalità.”
Il sito di un professionista, per essere efficace, andrebbe pensato in ottica SEO. “SEO sta per Search Engine Optimisation, è l’arte di rendere un sito SEO-friendly, appetibile ai motori di ricerca. La visibilità su Google, Bing ecc. è fondamentale: il 70% delle esperienze on-line cominciano sui motori di ricerca. Essere posizionati nei primi tre risultati comporta un incremento del 1000% del traffico!”. Ma che significa ‘contenuti ottimizzati’? “Significa scritti a partire da uno studio delle keyword più rilevanti per il professionista, il suo settore di riferimento, l’area geografica in cui opera. Per non parlare poi del resto”. Il resto, spiega Loprete, è tutta la parte di ottimizzazione on-site che permette di avere “siti veloci, con immagini leggere, servite in formati recenti, con codice ottimizzato e i metadati giusti”. Anche qui, lavoro per un professionista come Loprete, consulente SEO con esperienza decennale.
Il perfetto sito web per un professionista non può prescindere dalla cura del mobile. “La maggior parte del traffico dei siti web proviene da smartphone e tablet. Dunque è fondamentale che il sito sia ottimizzato per mobile”, spiega Loprete. La parola magica è ‘responsive design’, design ‘responsivo’: la grafica del sito deve adattarsi dinamicamente alle varie dimensioni dello schermo, per assicurare una piacevole esperienza di navigazione, fondamentale per le conversioni, ovvero tutte quelle operazioni che si vuole l’utente compia (acquisto di un servizio, richiesta di un preventivo, iscrizione alla newsletter ecc.).
Last but not the least, come dicono gli inglesi, c’è la velocità. “Il sito di un professionista è tanto più efficace se, oltre ad essere curato graficamente, nei contenuti e ben strutturato per i motori di ricerca, è veloce”. Prima parlavamo del mobile: Google, da qualche tempo, considera anzitutto la versione mobile di un sito per procedere con l’indicizzazione ('mobile indexing first'). “Non solo”, aggiunge Loprete, “c’è poi la questione dell’esperienza di navigazione: la velocità, soprattutto su mobile, rende la navigazione piacevole, a tutto vantaggio della possibilità di trasformare l’utente in un cliente”.
Le ultime statistiche dicono che i siti web italiani sono aumentati del 2,5% durante il periodo della quarantena da Covid, a dimostrazione di come, pur in un momento difficile, aziende e professionisti italiani abbiano scelto di investire sul web. “E’ assolutamente fondamentale, non è più un opzione. Il web, soprattutto per i piccoli professionisti, è un’occasione di crescita da cogliere immediatamente”, conclude Loprete.