A conclusione dei lavori del webinar “Geopolitica del Mediterraneo: confini e frontiere”, secondo appuntamento della rassegna Dialoghi Mediterranei, sono emerse due sollecitazioni.
La necessità, sottolineata da Luca Sisto, Direttore di Confitarma, di una governance centrale nazionale in grado di guidare il rilancio della marittimità e la realizzazione di una strategia sinergica tra le diverse istituzioni. Una cabina di regia, dunque, che, supplendo allo smantellamento dell’ex Ministero della Marina Mercantile, investa nella blue economy, nel trasporto green e nella shipping industry.
L’approvazione di una proposta di legge sull’istituzione di una ZEE italiana nel Mediterraneo, annunciata dall’Ammiraglio Fabio Caffio.
Tali istanze propositive servono a riportare centralità all’Italia del mare e recuperare il considerevole ritardo rispetto ad altri Paesi già attivissimi nelle acque di quello che un tempo era il Mare nostrum ed oggi uno snodo centrale, un “mediooceano”che riconnette Est ed Ovest.
La mancanza di unità politica e culturale, male endemico del nostro Paese, come è risultato dall’intervento di Lucio Cracciolo, rende l’Italia vulnerabile agli occhi degli altri e più “oggetto” che “soggetto” credibile nell’organigramma europeo. Così il grande privilegio che la geografia ha assegnato allo Stivale, essere una sorta di molo di collegamento tra la massa continentale europea e quella africana, un corridoio “inaggirabile” nella rotta fra Indo-Pacifico e Atlantico, rimane vuota potenzialità.
Tutti i relatori concordano sulla riscoperta e il take off della marittimità italiana. In tal senso, l’esperienza della Puglia potrebbe costituire un esempio. Non tanto per i suoi ottocento km di coste, ma per la funzionale sinergia tra Enti, Università di Bari Aldo Moro, Marina Militare, realtà portuali, la nostra Regione si scopre un valido laboratorio di cooperazione intersettoriale.
Iniziative, come Dialoghi Mediterranei, servono - a detta unanime dei partecipanti - a fare il punto sullo “stato di salute” delle politiche marittime, ma soprattutto a tracciare le linee programmatiche per la riconversione strategica delle scelte geopolitiche ed economiche nazionali.
Il Convegno ha riscontrato un grande successo di pubblico con oltre 5000 visualizzazioni sulle pagine Facebook Vedetta sul Mediterraneo e Lorenzo Scaraggi-Vostok100k, il canale YouTube Vostok100k, grazie anche alle condivisioni della diretta sui canali ufficiali della Marina Militare, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Limes – Rivista italiana di geopolitica.
Significativa la costruttiva attenzione degli studenti della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto, dell’Accademia Navale di Livorno, dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia e del Liceo Statale “G. Bianchi Dottula” di Bari.
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