Il processo di digitalizzazione è in atto in diversi ambiti tra cui anche quello sanitario.
E meno male, considerando quanta carta è in grado di produrre, prescrizioni di esami e accertamenti, ricette di farmaci, esiti, ecc.
Per non parlare di quando si viene ricoverati in ospedale. Tutto ciò che avviene, dal momento del ricovero alle dimissioni deve essere annotato con il massimo scrupolo nella cartella clinica.
Averne a disposizione una digitale semplifica e accelera parecchio il lavoro di medici e infermieri.
Tutto grazie ad un softwareAffinché tutto funzioni con efficienza la cartella clinica digitale deve rappresentare uno strumento semplice. Tutti gli operatori devono potervi accedere in autonomia e riuscire a coglierne le potenzialità in modo intuitivo.
È fondamentale un buon software per cartella sanitaria, ideato da professionisti che conoscono il campo di applicazione.
Come E-personam di Advenias, un software per cartella sanitaria di facile utilizzo, pratico e completo di tutte quelle funzionalità che aiutano gli addetti ai lavori a svolgere al meglio le proprie mansioni.
Uno strumento al passo coi tempiIl software rende possibile la consultazione della cartella digitale da qualunque dispositivo collegato al web e si può anche attivare la geolocalizzazione con una APP Android sul proprio smartphone.
Tutte le operazioni vengono registrate in tempo reale, dall’igiene ai pasti alle terapie, nell’ottica di offrire un servizio attento e puntuale agli assistiti.
Medici, infermieri, fisioterapisti e tutti coloro che gravitano intorno al malato, hanno a disposizione tutte le informazioni che lo riguardano.
In particolare, il medico di riferimento, attraverso il software per cartella sanitaria, è in grado di monitorare l’andamento delle terapie e modificarle con la massima tempestività, se si dovesse rendere necessario.
Ma com’era prima?Con degli strumenti del genere, pensare a quello che c’era prima è come fare un salto in un passato ormai remoto. Eppure, la rivoluzione informatica non è ancora finita!
Prima dell’arrivo della cartella digitale, quella tradizionale era composta da un mucchio di fogli che andavano raccolti facendo attenzione che non ne andasse disperso nemmeno uno.
Perdere l’esito di un esame voleva dire ripeterlo, con il conseguente spreco di tempo e denaro.
Le cartelle cliniche sono dei veri e propri documenti e il Ministero della Salute ha fornito delle indicazioni molto precise su come compilarle. Perciò, si doveva tenere conto della loro importanza ma è chiaro che l’errore umano non è prevedibile.
Una volta dimesso il paziente, la cartella, divenuta intanto un bel malloppo, prendeva la strada dell’archivio.
L’archivio, quale dedalo!Chi ha avuto l’esperienza di entrare in un archivio tradizionale ha chiara l’immagine di tante scaffalature, piene fino a scoppiare, di faldoni più o meno spessi, lasciati a prendere polvere e umidità, nell’attesa di essere riesumati per una consultazione.
E non che fosse facile accedere per consultarli!
Per avere di nuovo tra le mani una cartella clinica già archiviata era necessario farne richiesta scritta e attendere con pazienza anche trenta giorni.
Nulla a che vedere con la praticità di un software per cartella sanitaria, che rende consultabile la propria cartella in qualsiasi momento con un clic.
E i dati contenuti, per lo più dati sensibili, sono comunque tutelati, così come la privacy. Forse anche meglio che con i sistemi tradizionali.
La cartella sanitaria e il fascicolo elettronicoLa storia clinica di una persona è racchiusa dentro alla relativa cartella, ad ogni ricovero ne corrisponde una. Unendole tutte al fascicolo sanitario elettronico, che ognuno di noi possiede, è possibile ricostruire l’intero racconto dello stato di salute di una persona.
Fonte notizia
advenias.it