Come ogni settore della medicina e chirurgia, anche la branca della chirurgia estetica è in costante progresso, offrendo di anno in anno nuove procedure chirurgiche sempre più sicure ed innovative. A riguardo, un'ormai accreditata tecnica introdotta diversi anni fa nell'ambito della chirurgia plastica del seno è la procedura dual plane. Di cosa si tratta?
Parliamo di una tecnica utilizzata per gli interventi di mastoplastica additiva per il posizionamento delle protesi mammarie che offre innumerevoli vantaggi.
Più nello specifico, la tecnica dual plane acquisisce e combina i vantaggi della tecnica sottoghiandolare e sotto-muscolare. Il termine è indicativo della posizione che la protesi stessa assume all’interno del torace, coperta in parte dal muscolo e in parte dalla ghiandola, si crea quindi un doppio piano d’appoggio.
La procedura infatti prevede il posizionamento dell'impianto mammario tra la sede sotto muscolare e quella sotto ghiandolare. Le protesi sono dunque posizionate per la maggior parte dietro il muscolo grande pettorale, senza coinvolgere gli altri muscoli della parete toracica, con la parte inferiore libera in posizione retro-ghiandolare.
In questo modo, grazie alla tecnica dual plane è possibile ottenere una maggiore copertura della protesi rendendola meno visibile all’esterno e garantendo così un risultato naturale e armonico sia utilizzando protesi mammarie a goccia che quelle tonde.
La tecnica dual plane prevede 3 diversi approcci chirurgici, accuratamente selezionati in base alle condizioni del seno della paziente. Il primo tipo prevede la sezione delle inserzioni muscolari senza eseguire una dissezione tra la ghiandola mammaria e il muscolo. La procedura dual plane di questo tipo è indicata principalmente in presenza di pazienti giovani.
L'approccio chirurgico di tipo due, prevede invece la sezione delle inserzioni muscolari con la dissezione tra muscolo e ghiandola fino alla zona inferiore dell'areola. La tecnica così eseguita si presenta invece indicata quando la paziente ha un seno con un lieve stato di ptosi.
Resta infine la tecnica dual plane con inserzione muscolare e la dissezione tra muscolo e ghiandola fino alla zona superiore dell'areola. Questa procedura è indicata nelle mammelle ptosiche, che presentano grande mobilità sul grande pettorale e una distanza fra l’areola ed il solco sottomammario più evidente.
Ma torniamo ai vantaggi della dual plane.
Grazie a questa tecnica di aumento del seno è possibile eseguire esami diagnostici come la mammografia senza alcun particolare problema per il medico.
I vantaggi inoltre riguardano anche il decorso post-operatorio. Oltre infatti a garantire una riduzione dei fastidi e del dolore, permette di ridurre anche il periodo di degenza allentando le tensioni del grande muscolo pettorale. Anche il rischio di contrattura capsulare dopo un intervento di mastoplastica additiva diminuisce drasticamente ricorrendo alla tecnica dual plane.
È importante comunque precisare che la tecnica Dual Plane non viene applicata in tutti i casi di aumento del seno in quanto, a volte, in chirurgo può ritenere più opportuno utilizzare la tecnica sottoghiandolare, soprattutto quando le mammelle risultano particolarmente adipose, ghiandolari o dove il tessuto è abbondante.
In altri casi, in presenza di una grave ipoplasia mammaria, con seni del tutto inesistenti, per garantire un risultato ottimale, la scelta del chirurgo può ricadere sulla tecnica sotto-muscolare.
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Fonte notizia
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