Sempre più spesso vediamo persone che utilizzano le visiere protettive, realizzate in plastica e dotate di una fascia elastica nella parte posteriore, come sistema di sicurezza, al posto della classica mascherina chirurgica o in stoffa. Quante volte ti sarà capitato di chiederti: ma sono veramente efficaci e per chi servono?
Visiere protettive: chi le usa?
Di questi tempi, le visiere protettive sono utilizzate sempre da più persone, ma specialmente datutti coloro che devono stare strettamente a contatto con gli altri, come, per esempio, iparrucchieri, le estetiste, i dentisti e i commessi. Infatti, è risaputo che la trasmissione del virus avviene principalmente per via orale, per questo sarebbe meglio tenere una distanza di almeno un metro da chi ci sta intorno. Tuttavia, non sempre questo è possibile, ma dipende dalle situazioni: alcuni mestieri, come quelli citati sopra, non garantiscono il mantenimento della distanza, e per questo è utile essere dotati di vari sistemi di protezione individuale, non solo per noi ma anche per gli altri.
Il vantaggio principale è che sono facilmente ripulitili, e per questo hanno una durata maggiore rispetto alle semplici mascherine. Se si vuole incrementare il loro effetto protettivo sarà necessario utilizzarle insieme ad altri sistemi di protezione. Inoltre, permettono una comunicazione migliore rispetto alle semplici mascherine chirurgiche che coprono la bocca.
Tuttavia, la loro efficacia in confronto a quella delle mascherine non è stata ancora dimostrata.
Visiere protettive: la differenza con le mascherine
La principale differenza sta nel fatto che la mascherina chirurgica deve essere utilizzata solo una volta, in quanto disinfettarla può risultare molto difficile. Lo stesso vale per la mascherina in stoffa, che deve essere lavata e disinfettata dopo poche ore. Invece, per pulire e disinfettare una visiera protettiva basterà avere un po' di alcol o del sapone semplice con acqua calda, e potranno essere utilizzate fino alla loro rottura.
Inoltre, a livello facciale, le visiere protettive difendono molto di più rispetto a una mascherina, poiché coprono meglio tutto il viso e non solo naso e bocca. Le visiere protettive sono anche più facilmente utilizzabili e non danno quella fastidiosa sensazione, però necessaria per essere difesi, di soffocamento e mancanza d'aria (un problema non indifferente per tutti coloro che soffrono di asma).
Non causano neanche fastidi a contatto con la pelle, o irritazioni e pruriti, poiché non entrano direttamente in contatto con l'epidermide. Infine, la visiera protettiva offre protezione anche a chi la indossa, non solo agli altri come invece accade con le mascherine.
Visiere protettive: i limiti
Le visiere protettive, quindi, sembrano essere la soluzione ideale per difenderci dall'avanzata del virus. Tuttavia, anche questo tipo di sistema di sicurezza presenta dei limiti: quali sono? Per prima cosa, devono essere tolte, così come per le mascherina, mentre si mangia o si beve, e la loro efficacia contro il virus non è confermata da diversi studi. Inoltre, la visiera protettiva non difende la parte di dietro del nostro viso, che quindi è più facilmente esposta rispetto a quanto accade quando si indossa la mascherina.
Secondo studi recenti, tuttavia, la visiera protettiva ridurrebbe del 96% l'esposizione entro un minuto (quindi a breve termine) alle particelle infettive che potrebbero farci ammalare.
Visiere protettive: chi le può usare
Le visiere protettive sono adatte a tutti, anche ai bambini. Soprattutto in Giappone e in America questa tipologia di protezione è ampiamente utilizzata dai bambini dell'asilo nido e della scuola elementare.
In generale, le visiere protettive sono di facile produzione, per questo non è difficile trovarle in commercio anche in Italia o online su siti come visieraprotettiva.net e impediscono di toccare la faccia con le mani sporche, uno dei mezzi principali di trasmissione del virus.