«L’onorevole Meloni e tutti i rappresentanti dell’opposizione dovrebbero sapere che quando sono stati emanati i regolamenti parlamentari, nessuno aveva previsto che vi sarebbe stata una pandemia mondiale che avrebbe messo a rischio la funzionalità del Parlamento. Negli ultimi giorni c’è stata un’emergenza legata al consistente numero di deputati in isolamento fiduciario per essere venuti a contatto con dei positivi al Covid. Da qui il mancato numero legale. Ma già il giorno successivo, modificato, come era giusto, il regolamento, il numero legale è stato regolarmente raggiunto e la Camera ha potuto legittimamente deliberare. E con una maggioranza solida. Polemiche, dunque, inutili e pretestuose. Piuttosto mi domanderei come mai, mentre si votavano risoluzioni inerenti la tutela della salute pubblica, molti parlamentari dell’opposizione hanno preferito non essere in aula».
Siamo l’unico Paese d’Europa che ha stabilito la gratuità delle mascherine per gli studenti e per tutto il personale del mondo della scuola. E, pur assistendo a un incremento dei contagi, registriamo una situazione che è molto meno tragica che altrove. Non ci siamo, però, limitati alle mascherine e alle altre misure di contenimento della pandemia. Ricordo che, dall’inizio dell’emergenza, abbiamo stanziato 100 miliardi. Prima per salvare i redditi, a partire da quelli delle migliaia di famiglie che si sono trovate improvvisamente senza mezzi di sostentamento. E dopo, per far ripartire l’economia. Credo che gli italiani abbiano capito e apprezzato i nostri sforzi e anche il nostro coraggio proprio in ragione della drammaticità della situazione in cui ci siamo trovati ad operare. Una contingenza senza precedenti. Il risultato dell’ultima tornata elettorale, per tanti versi imprevisto, ha premiato il nostro lavoro. Non abbiamo vacillato, neppure quando sembrava che avessimo tutti contro».
Il Governo e la maggioranza sono uniti o lei avverte qualche scricchiolio pre-elettorale?«Dalla mia visuale che è legata alla incarico che ricopro vedo un Governo ed anche una maggioranza coesi e uniti nonostante si tratti di quattro forze politiche diverse tra loro. Ma stiamo collaborando, mettendo sempre al centro l’interesse del Paese. Non vedo ostacoli. Possiamo continuare a lavorare, forti della spinta e dell’entusiasmo che ci dà il crescente consenso dei cittadini».