L’accusa deriva in gran parte dal rilascio di iOS 14, che ha aggiunto funzionalità ai prodotti Apple che avvisano gli utenti quando le fotocamere o i microfoni dei loro dispositivi vengono utilizzati dalle app. Notando che il segnale verde indicante l’utilizzo della fotocamera era acceso senza la sua autorizzazione, Conditi e il suo team hanno concluso che l’app stava raccogliendo “preziose informazioni per delle ricerche di mercato” “ottenendo dati personali estremamente privati e intimi sui propri utenti, anche nell’intimità delle loro case “, secondo The Independent.
Un portavoce di Facebook ha riportato che il problema è stato causato da un bug nell’app, affermando: “Abbiamo trovato e stiamo risolvendo un bug in iOS 14 Beta che indica erroneamente l’utilizzo della fotocamera anche quando questo non avviene”. Il portavoce ha aggiunto che nessun contenuto degli utenti viene mai registrato dall’app. Luis Corrons, esperto di sicurezza Avast, considera questa consapevolezza degli utenti sui problemi di privacy come una cosa positiva. “Le aziende devono essere ritenute responsabili”, ha commentato, “soprattutto quelle del settore dei social media che hanno accesso a tutti i tipi di informazioni sui propri utenti. Alcune aziende, come Facebook, hanno utilizzato in modo improprio i dati personali in passato, ad esempio dando accesso a terzi. In questo caso particolare, Facebook afferma che il problema è un bug del software e che Instagram non sta usando la fotocamera quando non dovrebbe. Se fosse vero dovrebbe essere facile da provare e da risolvere”.
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blog.futuretime.eu 2020 09 instagram-accusata-di-spiare-gli-utenti