Siamo sommersi dai rifiuti. Secondo le stime di uno studio pubblicato nel 2017 su Science Advances, entro il 2050 gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci.
Oggi, già 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari e negli oceani di tutto il mondo.
Negli ultimi 60 anni, si stima che siano sono state prodotte 8,3 miliardi di tonnellate di plastica. Avanti di questo passo, nel 2050 le discariche del mondo conterranno 12 miliardi di tonnellate di rifiuti fatti di questo materiale, un volume equivalente al peso di 35 mila Empire State Building.
Questo senza contare tutti gli altri rifiuti prodotti e non sempre del tutto riciclabili - o riciclati nel modo corretto. Secondo l'ISTAT, nel 2018 in Italia la raccolta differenziata ha raggiunto una quota del 55,5%. Questo vuol dire che poco più della metà dei rifiuti prodotti finiscono per entrare nel ciclo dello smaltimento e del riciclo. Questa percentuale è assai inferiore alla quota di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani prodotti imposta per legge e fissata al 65% - si veda la norma contenuta nel "Testo unico ambientale", in particolare l'articolo 205 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
Esiste poi ancora una grande disparità fra i tipi di rifiuti. Per esempio, la plastica viene differenziata dall'87,1% delle famiglie italiane, il vetro dall'85,9% e la carta dall'86,6%. Si tratta di volumi importanti, soprattutto se confrontati con quelli riferiti solo a un decennio fa. Tuttavia, come abbiamo appena visto dai dati riportati poco sopra, numeri simili non sono sufficienti per permetterci di dormire sonni tranquilli. Occorre considerare che le percentuali di raccolta differenziata viste per la plastica, il vetro e la carta si riducono in modo notevole per i rifiuti più nocivi, come l'alluminio e le batterie, per esempio: per questi tipi di prodotti, la differenziata si arresta a volumi inferiore al 50%.
Queste sono solo alcune delle idee che potrebbero aiutare a ridurre il volume di rifiuti oggi non smaltiti nel modo corretto. Importante è anche poter contare su aziende specializzate nel trasporto di rifiuti solidi, fondamentali, oggi più che mai, per assicurarne lo smaltimento rapido e regolare.