Quando si parla di contenitore del medicinale, si pensa solamente alla scatola esterna, in realtà il packaging farmaceutico si divide in due parti separate. L’imballaggio o packaging primario è l’involucro che è a stretto contatto con il medicinale
ed è quello che, principalmente, lo difenderà dagli agenti esterni. Fanno parte di questa categoria, per esempio, i blister che contengono le capsule o compresse, le bustine che contengono le polveri o granulati, le fiale per le soluzioni, ecc.
Il packaging secondario invece è l’involucro più esterno, come la scatola di cartone che conterrà il packaging primario e riporterà le informazioni necessarie e obbligatorie che riguardano il medicinale o integratore alimentare.
nche il packaging secondario avrà la funzione di conservare il prodotto in maniera adeguata proteggendolo, per esempio, da contaminazioni esterne come umidità e dalla luce. Quando si parla di packaging farmaceutico non si deve pensare a dei semplici contenitori, ma a mille regole da rispettare da parte del produttore del farmaco. Il confezionamento deve, per esempio, prevenire l’uso da parte dei bambini utilizzando dei sistemi di blocco come il tappo a pressione e rotazione.
Progettare e realizzare il packaging farmaceutico è un lavoro delicato e oggi che si guarda anche all'ecologia, si stanno studiando nuove tecnologie e nuovi metodi per realizzarli. Uno dei maggiori sprechi, per esempio, sono gli scarti di produzione dei blister in alluminio. Per ovviare a questo problema si sta pensando di utilizzare le stampanti in 3D per sostituire le presse per conferire le forme e limitare quindi gli sprechi di produzione.
L’altro problema è l’eccessivo uso della plastica e anche qui le industrie specializzate stanno studiando il modo per utilizzare materiale meno inquinanti, come le bioplastiche, ma che possano assicurare sempre una adeguata sicurezza di conservazione del prodotto farmaceutico.
Infine il packaging farmaceutico deve anche guardare al problema della contraffazione. In piena pandemia Covid-19, le autorità internazionali, con l’operazione PANGEA XIII, hanno sequestrato molti prodotti farmaceutici illegali e contraffatti, per un valore di 14 milioni di dollari.
Tra i medicinali più sequestrati ci sono antibiotici, farmaci per disfunzioni erettili e antidolorifici. Cosa centra il packaging con i medicinali contraffatti? La lotta contro questo tipo di traffico illecito passa anche attraverso le scatole del medicinale con l’applicazione di codici generati casualmente e memorizzati in database e con l’applicazione di una filigrana che ne garantisce l’originalità.