Quest’anno il richiamo della vita all’aria aperta è più forte che mai, complice il lungo periodo a casa della primavera scorsa. E in Italia non c’è che l’imbarazzo della scelta per gli amanti delle camminate, tra itinerari montani e di mare.
Sono tante le associazioni specializzate in trekking per tutti i palati: dagli itinerari semplici da fare in giornata, senza zaino, a quelli da 4-5 giorni con difficoltà media e dislivelli e oltre 20 km giornalieri da affrontare, a quelli per esperti camminatori, con una tenda da montare ogni giorno, immersi nel cuore della natura per due o tre settimane.
IN PIEDI, il primo concept store in Italia dedicato alle calzature predisposte per plantari che ricalcano la linea, la forma e le dimensioni del piede scalzo secondo i principi dell’Ortopodia Naturale, ha selezionato tre itinerari diversi fra loro, come grado di difficoltà, e propone un manuale del buon escursionista, secondo le regole del cammino sano e naturale.
- FACILE In Sicilia, un esempio di itinerario escursionistico per amatori e principianti del trekking è quello a Ovest, tra Erice, Segesta, Castellammare del Golfo, la Riserva dello Zingaro e di Monte Cofano: strade bianche, sentieri costieri, sabbia, campagna, fra vigneti e campi, senza nessuna difficoltà tecnica da fare in 6 giorni con una media di 4,5 ore di cammino (trekkilandia.it/)
- INTERMEDIO L’Abruzzo ha, tra i tanti, un percorso fuori dal solito: il Cammino dei Briganti è un trek itinerante tra Tagliacozzo, Nesce, Cartore, lago della Duchessa, Rosciolo che svela una storia minore ma non per questo meno ricca e accattivante, una natura incontaminata e paesi a misura d’uomo (trekkingitalia.org)
- DIFFICILE Gli escursionisti scafati non possono rinunciare alle Alte Vie dei monti, come quella nr. 1 che percorre il cuore delle Dolomiti: 8 ore di cammino giornaliero, dalla Val Pusteria, così ricca di influssi tirolesi, alle zone ladine della Val Badia e dell’Ampezzano, attraversando le Tofane o il Pelmo, senza mai utilizzare mezzi meccanici, con percorso sempre in quota e pernottamenti in soli Rifugi sopra i 2000 m. Qui, sentieri sassosi e brevi tratti ripidi ed esposti, richiedono piede fermo ed assenza di vertigini, e i dislivelli importanti, un buon allenamento. (trekkilandia.it/)
Ma, a qualunque livello di esperienza si sia pronti, come prepararsi a camminare bene?
1. Analisi biodinamica
Neofiti o esperti ben allenati al trekking, dovrebbero effettuare l’analisi biodinamica del cammino: ogni movimento, estensione, rotazione, pressione e tempo di appoggio del passo, possono portare benessere quanto dolori a schiena, articolazioni e piedi.
Per l’analisi biodinamica, che IN PIEDI effettua gratuitamente, si parte dalla baropodometria dinamica. Consiste in un test del cammino svolto su un tapis roulant, per permettere la raccolta dati sulla pressione e sulle tempistiche di contatto dei passi. Inoltre, l’utilizzo di videocamere ad alta velocità, permette di avere un effetto slow-motion facilmente valutabile per conoscere al meglio il proprio corpo.
2. FEETTING®
Ad esso si aggiunge il FEETTING®, l’esclusiva analisi di calzata ideata da In Piedi, indispensabile per evitare acquisti scorretti. Questa è la fase in cui la scarpa viene fatta indossare al cliente per controllarne la perfetta calzabilità e coerenza, tramite il Brannock e le Solette Standardizzate Comparative.
Insieme all’analisi biodinamica, il FEETTING® consente di acquistare e indossare la scarpa perfetta per i propri piedi.
3. Le scarpe giuste
Fatte le analisi del piede, IN PIEDI consiglia di acquistare scarpe di una o due taglie superiore alla solita, specie se si viaggia col caldo: durante l'esercizio fisico e d’estate, infatti, i piedi possono gonfiarsi molto.
Occorre anche una calzata adeguata in larghezza per non far patire il ”mignolo”, anche se ciò significa infilare due paia di calze o mettere una “barchetta compensativa” per ridurre l’eccessiva profondità della calzatura.
Un segreto per camminare bene e per tante ore di filato è allacciare le scarpe inclinando la punta all’insù facendo scorrere il più possibile i lacci, in maniera tale da tenere il tallone bloccato al retropiede della scarpa.
Una scarpa alta, poi, è più consigliata di una bassa, perchè impedirà distorsioni, punture di zecche e morsi di serpenti. Se non si stringono troppo i lacci, la caviglia non verrà compressa mentre verrà mantenuta correttamente allineata.
Le scarpe nuove bisogna inaugurarle prima di partire almeno con qualche escursione breve, indossando le calze che si intendono portare poi in viaggio.
Attenzione, invece, a non iniziare il viaggio con scarpe troppo vecchie, altrimenti si rischia di doverne acquistare durante il percorso, e quindi… sicuramente non adeguate al proprio piede!
4. Piedi asciutti = trekking felice
Per qualsiasi itinerario, il consiglio di IN PIEDI è di utilizzare scarpe impermeabili, anche in estate: consente di evitare di trovarle bagnate dalla rugiada del mattino e stare all’asciutto da un improvviso acquazzone.
Ideale è optare per una membrana in GoreTex, come i modelli della Meindl, che consentono al piede di respirare poiché il sudore è adeguatamente eliminato.
5. Il trucco sta nei sandali!
6. Per camminare, non bastano piedi sani…
… ma anche una schiena e un’andatura corrette! Lo zaino, per qualsiasi escursione di oltre 5 giorni, si consiglia al massimo da 45L di capienza, con spallacci larghi e che non scenda sui glutei, per evitare un effetto leva e che non gravi sulla zona lombare: ideale è la cintura per fare aderire bene lo zaino al corpo.
Chi approccia a un’idea di vacanza dinamica, deve però fare attenzione anche al peso: lunghezza e difficoltà del percorso devono tendenzialmente sempre essere inversamente proporzionali al peso dello zaino, in modo da muoversi leggeri su gambe e piedi.
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In Piedi è il primo concept store in Italia dedicato alle calzature predisposte per plantari che ricalcano la linea, la forma e le dimensioni del piede scalzo secondo i principi dell’Ortopodia Naturale. Con una superficie di 1000 mq, un assortimento di 13.000 paia di calzature ed oltre 58 tipologie di plantari, lo store è stato interamente progettato e realizzato con materiali a Km0 per D-SIGNER dal poliedrico titolare Marco Piacibello, tecnico ortopedico, dinamista plantare, modellista di calzature e interior designer. Via Orvieto 19, 10149 Torino Tel. +39 011 19 71 36 47Fonte notizia
www.inpiedi.net