La band ligure dei Ginez e il bulbo della ventola pubblica il nuovo videoclip che accompagna “La vanvera”, singolo estratto da “L’ultima cena”.
“Il videoclip è un omaggio a tutti i lavoratori dello spettacolo balzati all’onore della cronaca dopo il lockdown che ha visto cessare ogni attività culturale.” ha dichiarato Ginez.
Il videoclip di “La vanvera”, che ha visto la regia Matteo Di Maria, è stato girato nella splendida cornice del Teatro Sacco di Savona e a Villa Grock di Imperia.
Girato poco prima del lockdown, il coinvolgente brano esplode in tutta la sua forza e gioca paragonando il vero significato di “vanvera” alle piccole grandi perversioni che aumentano in frequenza e gravità delle persone ambiziose che salgono nella scala sociale.
Il brano di Ginez alla chitarra e voce, Daniele Duchini al basso, Roberto Ascoli alla batteria e Aliano De Franceschi alla chitarra solista è il terzo singolo accompagnato dal videoclip estratto da “L’ultima cena”, album nato dopo il grande successo dell’esordio di “Canzoni, bottiglie e altre battaglie” che ha permesso alla band di calcare palchi importanti per la musica italiana d’autore tra cui il “Tenco Ascolta” e “Su la testa!”.
Spotify: https://bit.ly/lavanvera
Google Play: https://bit.ly/30f8EBy
Itunes: https://apple.co/2AMmq3Q
Amazon: https://amzn.to/2A1xR7Z
TESTO
È già l’ora mia signora
La carrozza è sulla strada
Come è bella questa sera
Ora è l’ora che lei vada
Nel teatro che l’aspetta
Tutto è pronto per la festa
Lo spettacolo già deve cominciare
Sotto i lustri dell’entrata
È iniziata la parata
Tra gli inchini dei presenti
Tutti gli occhi stanno attenti
Nei gioielli, nei ventagli, nei saluti, negli omaggi
L’orchestra che sta per cominciare
Ma un po’ prima di rientrare
Con un gesto naturale
Quando dentro è quasi buio
E il sipario è ancora chiuso
Con leggiadra sicurezza
Autorevole fermezza
Lo spettacolo che sta per cominciare
Signora tranquilla ora può stare
La vanvera anche se fa un po’ male
Accoglie quello che non può fare
Permette anche di liberare
Quello che il mondo ritiene un po’ volgare
C’è da dire, mia signora
La sua scelta mi dà prova
Il disagio permanente
Lo sopporta degnamente
Lo sopporta per mostrare
Che l’istinto naturale
Va ingabbiato per essere accettato
Poi con classe ed eleganza
In onore alla decenza
E la guaina è troppo piena
E c’è bisogno di svuotarla
Certo il bagno è più sicuro
Per l’odore prigioniero
E l’orchestra non smette di suonare
Signora non smetta di applaudire
Mentre la vanvera non smette di gonfiare
Signora non smetta di mostrare
Che l’importante è sapersi comportare
Di questi tempi nessuno sa portare
Qualcosa in culo e non si lamentare
Signora non smetta di applaudire
Mentre la vanvera non smette di gonfiare
Signora non smetta di mostrare
Che l’importante è sapersi comportare
Di questi tempi nessuno sa portare
Qualcosa in culo e non si lamentare