Covid-19, fake news e disinformazione: il virus corre in rete
Covid19 e internet:
mentre il coronavirus si diffonde, ora con minore celerità, la rete è sommersa da fake news e disinformazione. Il problema maggiore che si crea è la confusione degli utenti che hanno sempre di più poca certezza delle fonti di informazione.
Mentre lo "spazio cibernetico" assume, a tutti gli effetti, il ruolo di quinto dominio le ripercussioni di notizie false e disinformazione colpiscono tre macrosettori.
- Attacchi cibernetici
- Fake News | Disinformazione
- Privacy e Controllo
Difatti, le
fake news si possono intendere come veri e propri attacchi "virus dell'informazione" che parallelamente a malware e ransomware diventano sempre più veloci e mirati e prendendo di mira i settori ancora troppo vulnerabli. Tra questi settori al primo posto vi sono le istituzioni sanitarie, impegnate nella lotta contro il Covid-19 e ancor oggi impreparate ad affrontare le nuove sfide che la digitalizzazione impone. Tra questi Tra questi la a stessa
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)che ha subito attacchi informatici che avevno l'obiettivo di arrivare ai dati sensibili. Il settore sanitario è, ogni giorno, sempre più bersagliato a livello
globale: un importante contributo per comprendere la situazione
sanitaria in materia di sicurezza informatica lo ha dato il rapporto
Clusit 2019.
Disinformazione: fake news e deepfake
Il rischio che sta comportando la pandemia presente però non è solo
legato al settore della cyber security o sicurezza informatica, ma a quello delle fake news che
corrono in rete. Non solo: spesso video manipolati e alterati, creano
notizie e false informazioni inganevvoli, volte ad influenzare
l’opionone pubblica e mettendo a rischio la vera informazione. Vedere ad esempio:
Deepfake: video manipolati nell’era dell’Intelligenza artificiale.
La Commissione europea definsce
la disinformazione come “l’aggregato di informazioni false o
ingannevoli che sono create, annunciate e divulgate, per trarre vantaggi
economici o per plagiare intenzionalmente le persone, e che potrebbero
causare un pericolo pubblico”.
L'OMS ha decretato, per descrivere la situazione globale, il termine "infodemia" ma il più delle volte si tratta di veri a propri attacchi
di ingegneria sociale. Non per nulla IspiOnline riporta che "sono state rilevate
anche operazioni di disinformazione attraverso canali più tradizionali
effettuate o promosse da attori legati a potenze straniere. Il fine, in
questo caso, sarebbe quello di deliggimare
la risposta delle democrazie occidentali rispetto alla pandemia in
corso, rafforzando pertanto l’appeal dei regimi più illiberali".
Regole per difendersi da fake news e attacchi informatici
Le fake news discreditano la vera informazione,
minacciano la libertà di stampa e la verità: agire su questo
versante è quindi molto imporante. Una delle soluzioni potrebbe arrivare, come scrive AgendaDigitale “da
un’alleanza strategica fra PA, attori privati, esperti del settore
provenienti da ricerca e società civile”. L’OCSE, dal canto suo “ha
identificato una serie di elementi che limitano la capacità dei governi
di utilizzare la comunicazione in modo da sostenere gli sforzi di
riforma più ampi”.
Come ridurre il il rischio e mettersi al riparo?
- Non installare software sconosciuti o di dubbia provenienza
- Non scaricare file compressi con estensione ZIP, RAR, TAR, GZ: anche il tema coronavirus è stato usato per fini malevoli da parte dei cirminali.
- Non cliccare su link con fonti sconosciute
- Verificare le estensioni dei file prima di aprirli: per un documento Word verificare che l’estensione sia DOCX, diffidando delle estensioni DOCM o DOC; per un file Excel verificare che l’estensione sia XLSX, diffidando delle estensioni XSLM o XLS
- Mantenere aggiornati i software è essenziale.
- Non utilizzrae mai username e password di lavoro su siti o programmi che non siano quelli personali o dell’azienda per cui si lavora.
Andrea Biraghi, Cyber Security
Fonte notizia
www.andreabiraghicybersecurity.com fake-news-e-covid19-la-disinformazione-corre-online